F1

Leclerc e Verstappen: ora ci meritiamo una sfida mondiale tra di loro.

Max Verstappen e Charles Leclerc hanno nuovamente battagliato in pista: ora è tempo di vederli in lotta per un mondiale

Nella giornata di ieri, Max Verstappen ha sorpassato metà della griglia come fossero birilli. Dalle vetture di fondo griglia fino a favoriti alla vittoria (almeno ad inizio weekend) come Oscar Piastri: non ce n’era per nessuno, la Red Bull numero 1 ha scavalcato tutti.
Poi, però, sulla sua strada ha incontrato Charles Leclerc, con il quale ha avuto un incontro ravvicinato dopo un errore del monegasco in uscita dall’ultima curva, quando la sua SF-24 è andata lunga sul cordolo.

La sfida tra Leclerc e Verstappen ha infiammato il pubblico del Brasile: che duello in curva 1!

I due sono arrivati ruota a ruota in curva 1: Leclerc si è difeso con le unghie, “alla Max”, mantenendo la posizione sul rivale. Alla “S di Senna” il numero 16 ha chiuso all’esterno la RB20, mantenendo la posizione (poi persa al pit-stop): un duello nella quale l’olandese ha sudato, faticato ed ha interrotto la sua risalita dalle retrovie (poi continuata fino alla leggendaria vittoria davanti ad Ocon e Gasly), togliendosi il cappello davanti alla manovra di Charles.

“Qui la mia rimonta si ferma perché ho trovato un pilota piuttosto bravo, dice ironicamente Verstappen commentando l’azione nel retropodio, parlando proprio con i due colleghi francesi.
“La Red Bull? Oggi era forte, ma a fare la differenza è stato il pilota, commenta a fine gara Leclerc ai microfoni della stampa.

Si conoscono, e come nessun altro in griglia sanno battagliare tra di loro al limite, senza mai andare oltre.
Le lotte di inizio 2022 le ricordiamo tutti: meritiamo una sfida simile per il titolo, meritiamo che la rivalità tra Leclerc e Verstappen abbia finalmente la sua piena maturazione, per mostrare una lotta tra talenti purissimi del motorsport.

Ci toccherà ancora attendere, ma abbiamo aspettato fin troppo: è giunta l’ora che le sfide tra quei due ragazzi del 1997 diventino serie.

Per davvero.

Foto: Scuderia Ferrari HP, Oracle Red Bull Racing

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