Ha dominato il Gran Premio del Brasile, lasciando le briciole agli avversari: così Max Verstappen è già entrato nella leggenda
Diventare un pilota di Formula 1 richiede sforzi (sportivi ed economici), talento e tanta, tantissima disciplina. Diventare campioni, o ancor di più leggende di questo sport, è cosa per pochissimi: chi recentemente lo è diventato è Max Verstappen, un pilota che con “una ricetta tutta sua” ha portato ad un livello forse mai raggiunto prima la perfezione di guida.
Ma qual è il segreto di questo meraviglioso pilota?
La vittoria nel Gran Premio del Brasile non ha lasciato dubbi: vincere in Formula 1 partendo dal 17° posto sotto la pioggia significa avere una confidenza tale nel mezzo che nessun altro pilota ha, e nemmeno si avvicina a quella di Verstappen. Confidenza che l’olandese ha raggiunto con un binomio tutto suo: se prima la sua ossessione, quando era piccolo, erano il mondo dei go-kart e le piccole piste di provincia, ora l’olandese si allena molto spesso virtualmente, nella disciplina più comunemente denominata “SimRacing”.
Gli inizi con Jos e la dura “gavetta”
Verstappen Jr. inizia a correre da piccolo, e sin da giovanissimo è osservato dagli occhi severissimi del padre. Sui kart si inizia a vedere il suo talento, mischiato con i maniacali insegnamenti di Jos: dall’episodio dell’Autodromo di Sarno (Napoli), fino alle tante vittorie (e le poche sconfitte) nella sua giovane carriera, Max è l’unico a scendere in pista quando piove, è il primo ad arrivare in circuito ed è l’ultimo a lasciarlo.
Ciò lo rende sempre più inarrivabile ed imbattibile: la sua gavetta, molto più dura di quella affrontata da quella di ogni altro pilota, è stata benzina per una carriera sbocciata in Formula 1 a soli 17 anni e 3 giorni, durante le FP1 del Gran Premio del Giappone.
L’esordio non è facile, ma la tanta esperienza e consapevolezza acquisita sui piccoli mezzi lo rende veloce già dai primi giri: gli serve solo qualche anno in Formula 1, con qualche incidente di troppo ed un’arroganza sportiva da imparare a controllare, per trasformarlo in un vero fenomeno generazionale.
Il SimRacing, l’allenamento “segreto” di Max Verstappen
Come ammesso da Verstappen stesso durante un’intervista con il SimRacer Jarno Opmeer, il pilota olandese non sale da anni su un kart, precisamente dal 2016: “Probabilmente mi sono allenato talmente tanto sui kart che ora ho bisogno di una pausa, nonostante il mio amico Stan me lo chiede sempre”, spiega Max. Dunque, come si allena il fenomeno di Hasselt?
Il segreto (se così vogliamo definirlo, visto che la sua attività virtuale è più che rinomata) di Max Verstappen ora sta nel SimRacing: il numero 1 di Red Bull, oltre ad allenarsi come tutti tra simulatore e pista, combina il suo tempo libero e il divertimento con gli amici con gare online su iRacing, Assetto Corsa ed F124, alcuni dei giochi più celebri del settore.
Detto più semplicemente, Max Verstappen fa pratica in pista anche nel tempo libero e nei momenti di divertimento, trasmettendo poi la sua attività virtuale ai propri fan su Twitch.
Dall’ossessione per i kart all’intensa attività di SimRacing: talento e macchina sono certamente una percentuale importante del successo di Verstappen, ma è il duro lavoro dell’olandese ad averlo reso già una leggenda a soli 27 anni.
Foto: Oracle Red Bull Racing, Red Bull, Formula 1