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Calendario F1 2026, Domenicali annuncia: “Via alle rotazioni”

Il calendario di F1 2026 è sempre più vicino ad essere annunciato. Spunta l’idea “rotazione” per alcuni GP europei: nel dettaglio le parole di Domenicali

Il 2026, l’anno della grande rivoluzione, è sempre più alle porte. Il mondo del circus si prepara infatti ad accogliere l’annata più importante della storia recente della F1: cambiamenti come non mai, a partire dalle monoposto stesse sino al regolamento sportivo e a vari componenti sulle vetture, passando per un nuovo calendario. Proprio quest’ultimo aspetto è ciò che realmente tiene banco in casa F1 in queste ultime settimane, con Stefano Domenicali volto a numerosi “colloqui” con organizzatori di vari Paesi.

Calendario F1 2026: la “Colapinto mania” potrebbe portare il circus in Argentina nel 2026. In bilico Sudafrica e Ruanda, candidate in Africa

Stefano Domenicali ha infatti reso chiarissima, sin dal momento del suo insediamento a capo dell’organizzazione di F1, l’idea di espandere il motorsport in tutti i continenti, riabbracciando vecchie conoscenze (si è parlato di un possibile ritorno di Hockenheim o addirittura Sepang) o andando in tappe totalmente inesplorate. E’ il caso del Ruanda, che mai ha visto un GP disputato, e che con F1 ha ottimi rapporti, se non per il fatto che proprio lì in Africa si concluderà ufficialmente la stagione 2024, con la classica festa di fine anno (il gran gala). Così come potrebbe tornare il Sudafrica, che ha abbozzato ufficialmente attraverso propri ministri ad un clamoroso ritorno nel Paese, cui ultima edizione risale al 1993.

Nelle ultime ore avanza sempre di più l’idea di vedere nuovamente la F1 in Argentina: cavalcando l’onda della cosiddetta “Colapinto mania”, il circus e Domenicali non hanno escluso che le trattative tra il governo sudamericano e l’organizzazione stessa siano state avviate. Anche per l’Argentina, cui località eventuale dove si disputerebbe l’appuntamento è ancora ignota (l’ultima volta, nel 1998, la F1 corse a Buenos Aires, capitale argentina), si tratterebbe dunque di un ritorno, esattamente come per il Sudafrica. Meno “felici” al momento le idee di tornare in Turchia (di cui non se ne parla quasi più), Corea del Sud e India, al momento decisamente defilate, mentre Portogallo e Francia resterebbero piste per i test o di riserva nel calendario.

Le parole di Domenicali sul calendario 2026

Stefano Domenicali ha dunque parlato così in merito a ciò che la F1 sarà nel 2026, parlando anzitutto del primo ingresso garantito nel calendario, Madrid. Come sapete abbiamo Madrid che farà parte del calendario 2026. Abbiamo accordi a lungo termine dall’altra parte che rappresentano la stragrande maggioranza della nostra situazione odierna. E questo ci consente, ovviamente, di lavorare con loro per promuovere una migliore qualità, per assicurarci che ciò che vogliamo offrire ai nostri clienti sia di altissimo livello”.

Calendario F1 2026: Domenicali annuncia definitivamente il GP di Madrid e parla di rotazione per alcuni GP europei

Nel 2026 e oltre, ovviamente, abbiamo delle novità da condividere molto, molto presto, per quanto riguarda la possibilità a medio termine di avere alcuni Gran Premi europei a rotazione e altre nuove opzioni in arrivo più avanti. E questo è qualcosa che, ovviamente, chiariremo a tempo debito. È vero che abbiamo una grande richiesta di nuove possibili sedi che vogliono arrivare, e la nostra scelta sarà sempre bilanciata tra i giusti vantaggi economici che possiamo avere come sistema e per sfruttare la crescita del mercato. Possiamo vedere il potenziale che sarà utile per noi per far crescere ulteriormente la nostra attività”.

Ma cosa comporterebbe un’eventuale rotazione? Il calendario rimarrebbe infatti a 24 gare, definite da Domenicali “il numero giusto” di gran premi per ospitare una stagione del circus, ma si potrebbe non più avere un doppio appuntamento in un singolo Paese: nel caso dell’Italia c’è il rischio di alternare un anno a Imola e uno a Monza (od omettere una delle due), così come Barcellona e Madrid in Spagna, o le tappe americane.

Insomma un caos organizzativo che non piace molto, specialmente alle piste europee “in scadenza” e ancora in attesa di rinnovo: parliamo di Spa, Zandvoort, Imola, Monza e Monaco, tutte in scadenza nel 2025. Soprattutto nel caso del GP d’Olanda, gli organizzatori hanno già comunicato che non accetteranno rotazioni con altri GP. In sintesi, o tutto o niente. Questa nuova idea di F1 e Liberty Media sarà quindi un successo? A quanto pare economicamente certamente, per i fan e gli organizzatori un pò meno.

Foto: Franco Colapinto X, F1

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