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F1, delineate le gomme Pirelli per il 2025: si punta a ridurre il graining

BAHRAIN INTERNATIONAL CIRCUIT, BAHRAIN - FEBRUARY 27: Pirelli tyres in the paddock during the Bahrain GP at Bahrain International Circuit on Tuesday February 27, 2024 in Sakhir, Bahrain. (Photo by Mark Sutton / Sutton Images)

I test svolti a Città del Messico, in occasione del Gran Premio di Formula 1, hanno permesso a Pirelli di raccogliere molti dati per le gomme del 2025.

La Pirelli ha delineato gli pneumatici per la stagione 2025 di Formula 1. Mancano soltanto tre gare alla conclusione dell’attuale stagione di F1 ma il fornitore italiano pensa già alla prossima stagione come ampiamente dimostrato nei test svolti nelle scorse settimane.

F1, delineate le gomme Pirelli per il 2025: si punta a ridurre il graining

I dati raccolti nelle seconde prove libere del GP del Messico, infatti, hanno permesso alla Pirelli di delineare le gomme per il 2025: la nuova costruzione degli pneumatici, come da regolamento, è stata già omologata ed avviata alla produzione mentre per quanto concerne il capitolo delle varie mescole la Pirelli avrà ancora a disposizione per qualche settimane per valutare e studiare ogni singolo aspetto che possa soddisfare le esigenze dei vari team.

Per quanto concerne la costruzione, l’omologazione ed il comportamento dei vari pneumatici sarà pressoché identico a quelli della stagione attuale mentre per quanto riguarda il degrado, infatti, la Pirelli cercherà di ridurre il graining sfruttando queste settimane attraverso dei lavori comparativi sulle varie mescole da studiare. A tal proposito è intervenuto Mario Isola, direttore di Motorsport Pirelli.

Queste le sue parole: “L’accordo è che ad Abu Dhabi, martedì, durante il test post-stagionale, forniremo pneumatici 2025 ai piloti che parteciperanno ai test per le gomme, mentre daremo 2024 ai rookie, ma almeno avranno la possibilità di testare la nuova costruzione. La nuova costruzione non dà alcuna differenza in termini di bilanciamento. Non abbiamo avuto alcun commento su una differenza o su qualsiasi altro problema con la nuova costruzione. Questo è esattamente ciò che abbiamo riscontrato anche durante i nostri test nel corso della stagione”.

Feedback positivi da parte dei piloti e maggiore resistenza meccanica come confermato dalle parole di Isola: “L’aspetto positivo è che i nuovi compound hanno mostrato maggior resistenza meccanica, che era il nostro obiettivo per ridurre il graining. Il livello di aderenza delle nuove gomme è simile a quello di questa stagione. Non volevamo cambiare il livello di grip perché, se si cambia il livello di aderenza, si cambia la posizione delle mescole e l’unica con cui cercavamo più aderenza era la C2 per avere la C2 più vicina alla C3, perché era un po’ troppo vicina alla C1.

Invece, per quanto riguarda la C3, la C4 e la C5 i delta di performance erano in linea con l’obiettivo, circa mezzo secondo al giro. Poi ovviamente dipende dalla lunghezza del circuito e così via. Inoltre, la C6 dovrebbe essere più veloce di un altro mezzo secondo”.

Da valutare il comportamento della gomma C6 ed in questo senso saranno fondamentali i test post-stagionali in programma ad Abu Dhabi. A tal proposito Mario Isola si è espresso così: “Vorrei aspettare i test post-stagionali di Abu Dhabi. Ci mancano ancora alcuni dati sulla C6. È importante sottolineare che dobbiamo omologare la mescola se vogliamo utilizzarla, ma non siamo obbligati a farlo. Quindi preferisco avere la flessibilità di avere una C6 nella gamma che è principalmente per i circuiti stradali”.

La flessibilità, dunque, sarà una componente fondamentale: “Avere la flessibilità di avere una C6 potrebbe essere utile. E non siamo obbligati a scegliere, diciamo, tre mescole consecutive. Quindi, se ci rendiamo conto che, ad esempio, la C6 potrebbe essere buona in qualche circuito, ma vicina alla C5, possiamo anche decidere di nominare C3, C4 e C6 e saltare una mescola. Questo ci permette di avere un po’ più di flessibilità”, ha dichiarato Isola.

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