Nei giorni scorsi la Sauber Stake F1 Team ha annunciato ufficialmente l’arrivo di Gabriel Bortoleto per la prossima stagione.
Gabriel Bortoleto correrà in F1 nel 2025. L’annuncio ufficiale di Sauber Stake F1 Team è arrivato settimana scorsa con il pilota brasiliano che, a partire dalla prossima stagione, debutterà in F1 affiancando il più esperto Nico Hulkenberg.
Il brasiliano, attualmente in corsa per il titolo di F2, ha rilasciato un’interessante intervista nel Podcast F1 Nation. Tanti i temi toccati a cominciare proprio dall’annuncio della settimana scorsa: “Penso sia un sogno arrivare in F1, così come è un sogno entrare a far parte di un progetto in cui vedo un futuro brillante. Per il 2025 il mio obiettivo è quello di fare progressi all’interno di un team di F1. Ho bisogno di imparare parecchie cose nuove, ma non vedo l’ora, così come di poter portare un po’ la mentalità, lo spirito e la dedizione di un giovane.”
Una scalata, quella di Bortoleto, partita dalle categoria minori come dimostrato dalle sue parole: “Ho vinto la F3 lo scorso anno e ora sono in testa al campionato di F2. È stato un percorso molto buono, non così semplice all’inizio, così come non lo è ora, ma sono grato della posizione in cui mi trovo al momento“.
Il brasiliano, dunque, non vede l’ora di mettersi alla prova: “Diventare un pilota di F1 penso sia il sogno che ogni pilota un giorno vorrebbe raggiungere. Per me non cambia nulla, ho lavorato ogni giorno della mia vita per essere un giorno su questa griglia e far parte di un progetto incredibile, in cui intravedo delle potenziali prospettive vincenti; sono esattamente nella posizione in cui volevo essere, il che significa molto per me“.
Sul modello da seguire, infine, Bortoleto non ha grossi dubbi: “Al momento mi piace molto come guida Max. In particolare ammiro i suoi giri di qualifica e quanto estrae dalla macchina in quei giri. Ovviamente può essere molto difficile. Lo abbiamo visto nelle ultime gare, ma è ovvio che Verstappen e Norris stanno lottando per il campionato, quindi ci aspettiamo che si affrontino in questo modo.
Penso che fin da quando ero giovane sono sempre stato stupito dal modo in cui Max guida. Questo perché ho guidato per una squadra per cui aveva guidato anche lui nel karting, quindi mi hanno sempre raccontato storie su di lui. Pensavo sempre: “Ok, cosa farebbe Max in questa situazione?”. E ho sempre voluto essere come lui, perché ha vinto tutto nella serie junior“.
Foto: X F2