Il regolamento di F1 2026 lascia molto spazio all’uso dei carburanti a zero emissioni, alcuni Team potrebbero avere un vantaggio di 50 cavalli.
La Formula 1 si prepara ad accogliere uno dei cambiamenti regolamenti e discussi della sua storia recente. Nel 2026, infatti, il più importante sport automobilistico al mondo, avrà un nuovo regolamento che le varie squadre stanno già studiando con dovizia di particolari.
Inaugurato per la prima volta questa estate, attraverso la riproposizione di un modello in scala e relative spiegazioni tecniche, il nuovo regolamento ha subito delle modifiche nel corso di questi mesi in modo tale da lasciare più spazio e inventiva ai vari ingegneri. Non è un caso, infatti, che alcune squadre hanno intenzione di sacrificare, seppur in parte, il 2025 per concentrarsi in maniera approfondita per l’anno successivo.
Uno dei punti fondamentali e di maggior discussione del nuovo regolamento riguarda le benzine. In questi mesi, come accennato poco fa, ci sono state modifiche all’ala anteriore e la Federazione sta pensando di rivedere anche le dimensione del diffusore posteriore al fine di aumentare il carico aerodinamico delle vetture: inizialmente ridotto al 40%, nella prima bozza, si sta puntando a raggiungere il 50%.
I vari team hanno mostrato un certo entusiasmo circa la flessibilità del nuovo regolamento che, dunque, permetterà ai vari ingegneri di intervenire con maggiore libertà. La zona grigia, per cosi dire, può essere quella legata all’utilizzo della benzina: la FIA, sta scoprendo la strada dei carburanti puliti che, assimilati ai motori ai combustione, potrebbero risultare meno inquinanti e garantire ottime prestazioni.
La strada tracciata, dunque, sembra essere questa: un regolamento che permetta una libera ricerca di combustibili puliti e l’evoluzione di benzine sintetiche che non derivino necessariamente dai fossili. Le varie squadre, impegnate nella costruzione del nuovo assetto, si stanno rendendo conto che la sola potenza della PU potrebbe non bastare per eccellere nella stagione 2026.
La F1 studia i nuovi carburanti: il 2026 come il 2014?
Ed è per questo motivo che la guerra delle benzine ha ripreso la sua storia, forse non fermandosi mai: l’utilizzo di un carburante evoluto e prestazionale rispetto ad un altro potrebbe garantire un aumento di prestazione che varia dal 3-5 %, ossia dai 30 ai 50 cavalli. I vari team, informati del fatto che molti tra i petrolieri quali Aramco, Petronas, Shell, ExxonMobil, BP si stanno muovendo ma con budget differenti. Queste differenze, dunque, potrebbero ripercuotersi nelle prestazioni del 2026.
Secondo quanto riportato da Motorsport, infatti, alcuni gruppi petroliferi stanno cercando delle collaborazioni con centri specializzati al fine di utilizzare soluzioni inedite e remunerative dal punto di vista delle prestazioni. Basti pensare che, nel periodo del budget cup, il costo di 1L di E-Fuel era conteggiato intorno ai 200 euro ed ora si vuole ridurre questa cifra ai 150 introducendo, inoltre, dei divieti sulle sostanze additive. La sensazione è che, alla luce di questa novità, non è escluso che nel 2026 possa esserci un dominio stile Mercedes nel 2014.
Foto: F1