Il nuovo campione del mondo della MotoGP è Jorge Martin: un trionfo straordinario di un pilota di grande cuore
Nel 2020 perde il titolo della Moto2 a causa della contrazione del CoVid-19.
Nel 2021 ottiene la prima pole alla sua seconda gara in carriera in MotoGP, salvo poi fratturarsi, nella gara successiva, il primo metacarpo della mano destra e del malleolo mediale destro.
Nel 2022 vive una stagione di enormi difficoltà, nonostante le cinque pole position.
Nel 2023 lotta per la prima volta in carriera per il mondiale, ma viene sconfitto da Pecco Bagnaia.
Nel 2024, nonostante il suo rendimento stellare, viene scartato dalla Ducati e si trasferirà in Aprilia.
Non è stato facile, per Jorge. Una lotta da brividi con Bagnaia, i duelli con Marquez e Bastianini, il suo carattere modellato per poter diventare sempre più forte, sempre più un martello. Un “Martinator”.
Ha affrontato ben più di qualche criticità, tra infortuni e porte chiuse in faccia che lo hanno costretto a costruirsi una corazza, a fortificarsi. È diventato un campione, ha lottato fino all’ultimo centimetro contro un rivale, Bagnaia, che ha corso un mondiale da dieci in pagella.
La lode, tra i due, va però a Martin. Non ha mai mollato, mantenendo un ritmo che chiunque, eccezion fatta per Pecco, si sogna di notte. Ha saputo mantenere l’asticella sempre altissima, irraggiungibile per tutti.
Oggi si è goduto la passerella finale, di chi ha conquistato 508 punti in una stagione straordinaria, unica, pronto per indossare il numero 1 nel 2025 e portare Aprilia sul tetto del mondo.
Prima di pensare al prossimo anno, però, è il momento di alzarsi in piedi ed applaudire Jorge Martin, il nuovo Re della MotoGP.
Foto: Jorge Martin, Prima Pramac Racing MotoGP