Max Verstappen e Sergio Perez hanno parlato alla stampa in vista del Gran Premio di Las Vegas in programma domenica.
Appuntamento con la storia per Max Verstappen che, in quel di Las Vegas, potrebbe laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva. L’olandese, reduce dal leggendario successo in Brasile è ad un passo dalla corona iridata e le possibilità di festeggiare negli Stati Uniti sono alte, a prescindere da Lando Norris.
Verstappen, che conta 62 vittorie in carriera, ha presentato alla stampa l’appuntamento di Las Vegas, dove ha trionfato nella scorsa stagione. Queste le sue parole: “Il Brasile è stata una gara incredibile per noi e un momento davvero speciale per me e per la squadra; è stato bello vedere che siamo tornati alla forma di prima. La squadra ha fatto un lavoro straordinario e speriamo di continuare così anche nelle prossime gare. Naturalmente, Las Vegas è l’inizio dell’ultimo triplo appuntamento dell’anno, quindi è l’ultima spinta per tutti.
L’anno scorso ci siamo comportati bene qui ed è un circuito molto veloce, con lunghi rettilinei e molte opportunità di sorpasso e di gara. Ancora una volta, le temperature sembrano piuttosto basse, quindi si tratterà di gestire le gomme. Prendiamo ogni gara come viene e non vediamo l’ora che arrivino le ultime gare della stagione”.
Morale completamente opposto per Sergio Perez, sempre al centro di voci contrastanti. Molti degli addetti ai lavori lo danno per confermato in Red Bull anche nel 2025 mentre ex piloti, quali Coulthard e Ralf Schumacher, lo vedono lontano dal Circus nella prossima stagione.
Queste le parole del messicano che, in quel di Las Vegas, si gioca parecchio: “Quello di Las Vegas è un fine settimana molto importante per il team; l’anno scorso questa gara era un’incognita, era una gara nuova, era una superficie nuova per tutti noi e ci trovavamo a temperature in cui di solito non gareggiamo. Nel 2023 avevamo a malapena dei dati, quindi quest’anno ci avviciniamo a questo circuito stradale con molte più informazioni e conoscenze.
Per me è una pista che mi piace, mi piace l’esperienza del circuito stradale, con i muri stretti e non si può paragonare alla guida lungo la Strip o verso la Sfera che ti sovrasta. Se da un lato è una gara spettacolare per tutti coloro che vi partecipano e che la guardano a casa, dall’altro è una gara in cui so di dover dare il massimo e massimizzare la vettura e le mie prestazioni. Ho lavorato con la squadra e ritengo che San Paolo sia stato molto più competitivo di quanto siamo stati in grado di mostrare, quindi cerchiamo di metterlo insieme per le ultime tre gare”.