La F1 a Las Vegas si trova di fronte ad un problema… singolare: i piloti lamentano, anche scherzosamente, un odore persistente di marijuana, sostanza legale nella città del Nevada dal 2017
I vertici della Formula 1 si trovano a fronteggiare una questione piuttosto particolare, ovvero il persistente odore di marijuana durante la durata della prove libere della mattina italiana. I piloti si dono detti infastiditi dal problema, in quanto fonte di disturbo e addirittura potenziali problemi al di fuori della pista, in caso di controlli da parte della FIA (secondo Franco Colapinto).
Sembra proprio che il GP di Las Vegas stia riservando fonti di divertimento anche sugli spalti, in quanto nella città del peccato è legale la marijuana dal 2017 e gli spettatori statunitensi, consumando tale sostanza, hanno fatto spargere l’odore in tutto il layout.
La denuncia dei piloti
Il primo a parlare del problema è stato Sergio Perez che, sceso dalla sua Red Bull dopo l’ennesimo venerdì anonimo, ha commentato così il problema: “Oggi ho guidato poco, le FP1 sono state un disastro perché la pista era molto sporca e fredda. Inoltre, quello che possiamo sentire su tutto il tracciato di Las Vegas è l’odore di marijuana continuo per tutta la notte. Sono già un po’ stanco, è incredibile quanta ce ne sia. I piloti ne parleranno nel corso del weekend”
Lo ha seguito l’ultimo arrivato, Franco Colapinto, ai microfoni sudamericani: “Sì, c’era tanto odore di spinelli. Credo che se ci facessero adesso il test dell’antidoping, tutti noi piloti risulteremmo positivi. Giuro. Se dovessimo essere tutti positivi, verrebbe fuori un bel casino”.
Un problema singolare e difficilmente risolvibile si è presentato nel venerdì americano, con i piloti che dovranno probabilmente farci l’abitudine.
Foto: Formula 1