Con il quinto posto di oggi Max Verstappen si è portato a casa il quarto Mondiale in carriera, raggiungendo un club ristrettissimo composto da Sebastian Vettel e Alain Prost
Con il quinto posto ottenuto nel GP di Las Vegas, Max Verstappen raggiunge una élite di piloti: Alain Prost (campione nel 1985, 1986, 1989 e 1993) e Sebastian Vettel, suo “predecessore” in Red Bull, il quale vinse 4 Mondiali in seguito tra il 2010 ed il 2013, proprio come Verstappen. Max segue così Fangio, a 5 titoli Mondiali ed il binomio Hamilton-Schumacher, fermo invece a quota 7.
Il campionato adesso in corso sta dimostrando ancora una volta tutto il talento del classe ’97 dell’Olanda, riuscito a massimizzare il risultato sia quando le prestazioni della vettura ricordavano il dominio della passata stagione (dominando la prima parte di 2024), sia quando la Red Bull non era prima forza, da Miami in poi, con una monoposto che, complessivamente, è sempre stata al di sotto di Ferrari e McLaren.
L’intento sperato dagli organizzatori del GP di Las Vegas era proprio quello di rendere la tappa del Nevada scenario della chiusura del Mondiale, proprio come testimoniato dalla Formula 1 stessa, che, all’evento di apertura dello scorso anno aveva chiesto ai piloti Mercedes se la Città del Peccato fosse il luogo migliore per festeggiare un titolo. Circostanza che si è avverata proprio quest’anno.
Freddezza, aggressività e maturità: le chiavi del successo di Max Verstappen
Molte volte criticato per il suo stile di guida troppo aggressivo e al limite, Verstappen è sempre riuscito a trovare la tranquillità interiore per respingere le numerose voci intorno a lui e concentrarsi sull’obiettivo principale: vincere il Mondiale, a qualsiasi costo. Lo ha dimostrato in Messico, prendendo 20 secondi di penalità nel difendersi con il diretto rivale Norris.
Il processo di maturazione di Max è partito proprio 3 anni fa, quando il 12 dicembre 2021 vinse il suo primo titolo Mondiale all’ultimo giro su Lewis Hamilton. Obiettivo raggiunto, cosa che gli ha dato una grande consapevolezza nei suoi mezzi, tramutata in attenzione maggiore ad ogni situazione in pista e analisi di come affrontare ogni duello.
Primo nel Mondiale Piloti, terzo nel Mondiale Costruttori
Lo scenario che si sta verificando in questa stagione è quasi paradossale: Verstappen ha vinto il Mondiale Piloti (con un discreto margine, 63 punti su Lando Norris a 2 gare e 1 Sprint dalla fine), mentre il suo compagno di squadra, Sergio Perez, si trova in ottava posizione. Un dato che, oltre ad evidenziare le difficoltà del momento del messicano, indica la grandezza dell’impresa di Max.
Verstappen ha messo a segno il 72,61% dei punti della squadra, 403, rispetto ai 152 di Perez (il restante 27.39%).
Nel post-gara di oggi ha voluto anche scagliare una pietra contro Zak Brown, TP della McLaren, facendo riferimento a dichiarazioni di quest’ultimo secondo le quali Max vincesse solo grazie alla bontà della vettura. Tutto compreso nel personaggio di quello che una volta era definito Mad Max.
Con il titolo vinto oggi Verstappen raggiunge un pantheon di leggende della storia di questo sport, eguagliando due dei piloti più idolatrati e stimati di sempre, Vettel e Prost, ponendosi sempre più nell’Olimpo della Formula 1. “Simply Lovely”, proprio come direbbe Max.
Foto: Formula 1