Lando Norris crede fermamente che Verstappen non avrebbe potuto vincere il Mondiale Piloti se avesse guidato la MCL38. Il britannico, inoltre, ha svelato alcuni retroscena sulla gara in Brasile
Max Verstappen ha conquistato il suo quarto mondiale in carriera sulle strade di Las Vegas, assicurandosi il bottino più importante dopo una stagione decisamente più combattuta e complicata del 2023. L’aspetto più rappresentativo del lavoro dell’olandese è evidenziato dal fatto che Max ha raggiunto l’iride senza avere tra le mani l’auto migliore dello schieramento.
In tal senso, al termine del weekend statunitense, Max Verstappen ha lanciato una frecciatina ai rivali, affermando che si sarebbe laureato campione del mondo anche se avesse guidato la McLaren o la Ferrari. Oltre a questa dichiarazione, il pilota olandese si è tolto ulteriori sassolini dalle scarpe, ironizzando in modo pungente con Zak Brown in diretta TV: “Dicevi che potevo vincere solo guidando una macchina dominante“.
Il rivale Lando Norris, alla sua prima esperienza da contendente al titolo, ha voluto esprimere il suo punto di vista durante un’intervista al The Telegraph. Il britannico è convinto del fatto che Verstappen non avrebbe raggiunto l’iride se si fosse trovato nella sua stessa situazione, ovvero alla guida del team McLaren.
Le parole di Lando Norris
Questa l’opinione del giovane pilota della McLaren in merito alla lotta al titolo piloti: “No, assolutamente no. Nessuno nella storia della Formula 1 è mai riuscito a rimontare da un deficit come quello che avevo io. Mai nessuno. Inoltre, in passato ci sono stati dei saliscendi dal punto di vista delle prestazioni della vettura, e sono state molto più alte di quelle attuali. Il vantaggio che loro avevano all’inizio della stagione era molto più grande di quello che noi abbiamo avuto dopo.“
Le riflessioni del pilota di Bristol si sono, in seguito, spostate sulla gara che ha stravolto lo scenario mondiale, il Gran Premio del Brasile: “Non ho dormito per quasi due giorni, quindi penso di essere rimasto sveglio per circa 40 ore di fila. Quando si è stanchi si è lunatici, dunque è stato una specie di doppio effetto che ha peggiorato la situazione.”
“Ero seduto a casa da solo a riflettere. Io sono un grande pensatore e di conseguenza per tutto il volo di ritorno e per tutta la settimana ho pensato più volte a tutto: Cosa avrei potuto fare di diverso? Perché ho fatto quella cosa? E così via. In quei momenti cominci a riflettere su tutti gli scenari possibili e per i quali ti incolpi. Certe volte penso troppo e questo fattore ha senza dubbio avuto un peso nei giorni successivi. Non è stato facile.“
In conclusione, Lando si considera comunque un pilota migliore rispetto all’anno scorso: “Durante questa stagione sono stato più performante dello scorso anno e la mia crescita è stata maggiore. Dopo la pausa estiva penso comunque di aver commesso qualche errore, non travisate le mie parole. Ma tutti commettiamo degli errori ogni tanto, persino i campioni del mondo. Penso di essermi comportato al livello necessario.“
Foto: Red Bull Content Pool