Dopo l’ufficialità del suo ingresso in F1, per il team americano è già rebus nel capire chi guiderà. Chi saranno dunque i futuri piloti Andretti nel 2026?
La notizia data da F1 qualche giorno fa, in merito all’ingresso di Andretti Cadillac nel 2026, è stato un vero e proprio scossone per il circus. L’ufficialità tanto attesa da mesi è finalmente giunta: dopo accuse pesantissime, presunti documenti firmati e poi cestinati, e persino intrecci con il mondo della politica statunitense, Andretti è riuscito nell’impresa di strappare un sì a Stefano Domenicali, a F1 e Liberty Media. Dopo mille fatiche e dopo ben 10 anni dall’ultima volta (nel 2016), la F1 ritornerà infatti ad avere 22 piloti in griglia, e conseguentemente 11 team. Ed è proprio da questo punto che sorgono due colossali dubbi: che motore avrà il nuovo team? E soprattutto chi saranno i piloti Andretti 2026?
Il primo nodo può essere “parzialmente” sciolto: Cadillac Andretti per certo entrerà in F1 nel 2026 con una Power Unit di un team già presente in griglia, molto probabilmente una PU prestata o da Ferrari (data per favorita) o da Honda. Ricordiamo però, che proprio a partire dal 2026, la stessa Honda non sarà più fornitrice dei motori per conto di Red Bull e Visa Cash APP Racing Bulls, che opteranno per una soluzione “in famiglia” con Ford, bensì per Aston Martin. A sua volta la squadra di Lawrence Stroll dirà addio a Mercedes, pronta invece ad accogliere l‘Alpine di Briatore, felicemente divorziatasi da Renault.
Ma il giro potrebbe non terminare qui: restano infatti proprio Andretti e Audi ancora senza ufficialità di PU per il 2026, ed ecco che i team (Honda e Ferrari) si stanno spingendo in avanti per attirare clienti. Il Cavallino perderebbe, se Audi non prolungasse la partnership di Sauber, proprio il fedelissimo cliente elvetico, da sempre motorizzato di rosso; discorso nuovo per Andretti, che ha già promesso di avviare la produzione per un proprio motore nel 2028, ma che logicamente cercherà il miglior fornitore possibile per questo biennio.
Perché il motore può dettare la scelta dei piloti
Un preambolo lunghissimo per arrivare al nocciolo della questione: ma chi saranno i piloti di Andretti nel 2026? Tutto potrebbe difatti dipendere da chi fornirà il motore e la Power Unit agli americani. I top team, Mercedes, Ferrari e Red Bull (McLaren è esclusa perché team cliente e non fornitore), applicano da sempre la teoria del “dare e ricevere”: fornire il motore e pezzi della propria monoposto, in cambio della decisione su almeno uno dei piloti da piazzare in griglia sul team satellite. E’ il caso di Mercedes con Williams (in passato Bottas), di Red Bull con Racing Bulls (Tsunoda, Lawson, forse Hadjar), e di Ferrari con Haas (Bearman e Mick Schumacher in passato).
I nomi che circolano riguardano tutti piloti al momento “disoccupati” e senza contratto nell’imminente 2025: si tratta di Valtteri Bottas (forse lo svincolato più prestigioso), Sergio Perez (se Red Bull lo appiederà), Daniel Ricciardo, Mick Schumacher e ovviamente Franco Colapinto. Non è da escludere anche un possibile ritorno di Logan Sargeant, che seppur pare abbia abbandonato il mondo del circus per l’Indycar, potrebbe avere qualche chance poiché americano (Audi ha voluto fortemente un pilota tedesco in macchina, Hulkenberg). Come per Logan, occhio anche a Guanyu Zhou, nonché ancora in orbita del Cavallino, che potrebbe essere rilanciato allorché Andretti diventi motorizzata Ferrari.
Il muretto infine potrebbe essere composto da vecchie (vecchissime) conoscenze del mondo della F1, anche se i dubbi permangono: si parla fittamente di un ritorno dell‘ex team principal della Marussia Graeme Lawdon, mentre Rob White, Nick Chester e Pat Symonds completerebbero una formazione tutta inglese al comando del team a stelle e strisce.
Foto: Andretti Global