Perché la MotoGP ha cambiato logo? L’analisi della nuova identità della competizione a due ruote

Una nuova era inizierà a marzo 2025 per la MotoGP con la compagnia di un nuovo logo: eccone analizzati i principali motivi che hanno portato al cambiamento.

In occasione del Gran Galà per celebrare la conclusione del campionato di MotoGP di questa stagione, che ha visto Jorge Martin trionfare e conquistare il titolo di campione del mondo lo scorso 17 novembre, dopo una straordinaria battaglia fino all’ultimo con Pecco Bagnaia, è stato svelato anche il nuovo logo che utilizzerà la categoria a partire dalla prossima stagione, dando inizio alla “nuova MotoGP“.

MotoGP ha cambiato il logo: l’inclinazione dei piloti è riportata nella lettera “M”; mentre le “O” richiamano la geometria delle ruote e con la “t” che rappresenta il pilota tra di esse. Il “GP”, invece, rimanda al layout dei tracciati.

L’obiettivo principale di questa modifica era quello di riuscire a trasmettere la velocità dello sport, fine ultimo verso cui si è concentrata l’azienda che si è occupata del re-branding del logo di MotoGP, ovvero Pentagram, uno degli studi di design più importanti al mondo. Inoltre, un cambiamento che rimanda proprio ad una nuova era dello sport dei motori a due ruote: la prossima stagione, infatti, sarà la prima dopo l’acquisizione del campionato da parte di Liberty Media, medesima società che possiede i diritti commerciali di Formula 1, il campionato ad alta velocità dei motori a quattro ruote.

In termini più profondi, però, perché il logo precedente, con tanto di bandiera a scacchi, non andava bene? Innanzitutto, bisogna chiarire che un logo non è solamente quell’elemento grafico che permette ad un brand di farsi riconoscere, distinguendosi dagli altri, ma è anche uno degli strumenti attraverso cui comunica i propri valori e la propria identità di marca, e quindi, l’insieme di tutti quegli elementi visivi del brand che gli permettono di essere riconosciuto.

Negli anni, infatti, il campionato di MotoGP – così come quello di F1 – non è stato semplicemente una serie di competizione alla massima velocità, ma è diventato un vero e proprio brand che oltre a delle sfide adrenaliniche, offre anche contenuti online ed offline, come il merchandising che permettono agli appassionati di entrare a far parte del mondo della categoria.

Inoltre, è stato evidenziato che il logo precedente non era più in grado di rispecchiare l’anima dello sport in tempi moderni, soprattuto sui canali digitali, nonostante, però, riuscisse ancora a mantenere la sua iconicità; in più, anche, le categorie minori, considerate come sottomarchi, avevano perso la connessione con lo spirito principale del brand, diventando meno distintivi. Con il nuovo logo, invece, “sono state assegnate diverse sezioni della ruota dei colori alle diverse aree di business e ai sottomarchi“.

Modificati anche i loghi delle categorie minori che adesso sembrano essere più collegate all’identità del brand madre.

Il nuovo logo – accompagnato dallo slogan “Faster. Forward. Fearless” ed in rima con la forma della M che ricorda quella assunta dai piloti mentre girano “intorno agli angoli a velocità incredibili” – incarna perfettamente l’essenza dello sport, sempre più veloce, sempre all’avanguardia e sempre senza paura, complice anche un nuovo carattere tipografico realizzato in collaborazione con F37® Foundry. In più, durante l’ultimo Gran Premio della stagione 2024 a Barcellona, è stato diffuso anche un piccolo film realizzato proprio per il lancio della nuova identità della MotoGP da parte di Nomad.

Concludendo, potremmo dire che si tratta di un logo che guarda al futuro e al nuovo capitolo con Liberty Media, non dimenticando però di omaggiare gli appassionati storici dello sport, invitando anche i nuovi fan con un logo che sintetizza la pura essenza dei motori a due ruote.

Foto: Pentagram.

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