F1

Jordan 1999: la stagione che avrebbe potuto cambiare tutto

La stagione 1999 vide la Jordan lottare per il titolo mondiale, sorprendendo tutti prima del tragico errore

La stagione 1999 è un capitolo che, seppur segnato dalla sfortuna, vide il team di Eddie Jordan sfiorare traguardi storici. Entrata nel mondo della Formula Uno nel 1991, la Jordan Gran Prix si era rapidamente affermata come scuderia di centro griglia, riuscendo ottenere la prima vittoria nel 1998, con la doppietta di Ralf Schumacher e Damon Hill in Belgio.

I festeggiamenti dopo la doppietta Jordan nel Gran Premio del Belgio 1998

La nascita della nuova Jordan

Nel 1999 venne presentata al mondo la Jordan 199, insieme alla coppia di piloti composta da Damon Hill – al suo ultimo di carriera – e da Heinz-Harald Frentzen, prelevato dalla Williams nello scambio che vide coinvolto Ralf Schumacher. Frentzen, che molti ricorderanno per essere stato protagonista della folle qualifica di Jerez 1997, veniva da due stagioni abbastanza complicate con la Williams, complici una serie di prestazioni non certamente memorabili e un rapporto tutt’altro che idilliaco con Patrick Head, all’epoca direttore sportivo della scuderia di Grove.

Quello che all’apparenza sembrava un passo indietro per la carriera del tedesco – la Williams era all’epoca uno dei team più competitivi in griglia – si rivelò in realtà una mossa azzeccata. I primi test stagionali a Barcellona non videro la scuderia irlandese brillare particolarmente, ma la squadra si piazzò comunque in una discreta posizione, come ormai era consuetudine. Nessuno avrebbe immaginato che la Jordan si sarebbe rivelata una seria candidata per la lotta al mondiale.

La lotta e le prime vittorie in campionato

I primi sprazzi del potenziale della Jordan si videro già dalle prime gare della stagione, con Frentzen che conquistò la seconda e la terza posizione rispettivamente a Melbourne e Interlagos. La costanza del pilota tedesco – ritiri a parte, non terminò mai al di sotto della sesta posizione in quella stagione, fatta eccezione per Montreal dove arrivò undicesimo – venne premiata con le due vittorie a Magny-Cours e Monza, che portarono la Jordan a ridosso delle prime posizioni in campionato.

Frentzen festeggia la seconda vittoria in Jordan al Gran Premio di Monza 1999

Ma se da un lato Frentzen era diventato l’uomo copertina della Jordan, dall’altro c’era un Hill ormai lontano dai fasti di un tempo. Il quarto posto a San Marino fu l’unica nota positiva in mezzo a una sequela di ritiri, dovuti ai numerosi problemi di affidabilità della Jordan, e a prestazioni tutt’altro che convincenti del pilota stesso. Le difficoltà di quel periodo instillarono in Hill addirittura il pensiero del ritiro a stagione in corso, con Eddie Jordan che tuttavia la convinse a gareggiare fino alla fine.

Mai come in quella stagione la scuderia irlandese poteva sognare davvero in grande, almeno per il mondiale piloti. Problemi di affidabilità a parte, la Jordan 199 si era rivelata una monoposto veramente competitiva e possedeva tutte le carte in regola per battagliare con le scuderie di vertice. Il fronte della concorrenza inoltre sembrava vacillare: la Ferrari dovette affidarsi al solo Irvine per buona parte della stagione – complice l’infortunio di Michael Schumacher a Silverstone – mentre la McLaren di Häkkinen non sembrava versare nelle migliori condizioni possibili.

L’errore fatale

Al Nürburgring andò in scena il Gran Premio d’Europa, il terzultimo appuntamento in calendario. Sembrava andare tutto nel migliore dei modi, con Frentzen si trovava saldamente al comando della gara dopo la pole position in qualifica, con Irvine e Häkkinen che sembravano ormai fuori da giochi. Una vittoria avrebbe consentito al pilota della Jordan di raggiungere i due concorrenti, dando vita a una lotta a tre nelle gare rimanenti.

In seguito al più classico dei pit stop però, accadde l’imprevisto: dopo poche curve dal suo rientro in pista, Frentzen fu costretto a fermarsi per un problema elettrico, ponendo fine alla sua gara e ai suoi sogni iridati. Solamente anni più tardi si scoprì la reale motivazione dietro quel ritiro improvviso: Frentzen non disabilitò correttamente il sistema di antistallo – utile a prevenire l’interruzione del motore a velocità più basse – causando di fatto il fermo della sua monoposto.

Frentzen in azione al Nürburgring

L’errore fu un duro colpo per la Jordan, che vide svanire le possibilità di vittoria in un colpo solo. Non servirono a nulla il sesto posto in Malesia e il quarto posto in Giappone, con il mondiale piloti che andò a Mika Häkkinen, al suo secondo successo iridato. La Jordan concluse la stagione al terzo posto, sia nel campionato piloti che in quello costruttori, non riuscendo più a replicare un piazzamento simile. Della stagione 1999, nonostante la gioia delle vittorie, rimane la delusione per non essere riusciti a capitalizzare il grande potenziale della Jordan 199, dimostrando come spesso ambizione e realtà non coincidano.

Foto: Formula 1

Related posts

Il suono di una nuova melodia a Maranello: cronaca del debutto di Lewis Hamilton in Ferrari

VIDEO – Hamilton a Fiorano, ecco l’esordio e i primi giri di Lewis in rosso

Casco di Hamilton in Ferrari: ecco le prime immagini in “giallo”