Con due gare al termine della stagione 2024, andiamo a ripercorrere i passi di Franco Colapinto in Formula 1 dal debutto in categoria a Monza fino al Gran Premio di Las Vegas della scorsa settimana.
A partire dal Gran Premio d’Italia, c’è stato un nome ha iniziato a rimbombare tra i corridoi dei paddock di Formula 1: un nome che identifica un talento fresco, in grado di portare un vento di novità in griglia riuscendo sin dalle prime gare a conquistare più punti del suo predecessore, Logan Sargeant – licenziato in tronco da James Vowles proprio qualche giorno prima dell’appuntamento a Monza.
Come ogni pilota che parte dal karting, Franco Colapinto ha sempre tenuto a mente l’obiettivo finale, la Formula 1, perché “non sai mai quando puoi ricevere la chiamata, devi essere pronto“, così ha sempre risposto ai giornalisti non appena il suo sogno è diventato realtà, seppur con una data di scadenza a gravare sulle sue spalle. Il 2024, infatti, ha portato al pilota di Buenos Aires una sorpresa inaspettatamente aspettata: iniziata la stagione nel mondo del motorsport come pilota di Formula 2, sta concludendo l’anno in corso come pilota titolare nel team di Formula 1, Williams, facendosi ben presto notare.
In sette gare, è riuscito a risalire una media di 4,5 posizioni rispetto a quella ottenuta in fase di qualifica (dalla statistica è stato escluso il DNF avvenuto durante il Gran Premio del Brasile). Al suo secondo weekend nella categoria regina a Baku, Franco Colapinto riesce a portare la sua monoposto in Q3 riuscendo a posizionarsi nella casella numero 9 davanti al suo nuovo compagno di squadra Alex Albon con un distacco di +0.329 secondi. In gara, riuscirà poi a guadagnare una posizione rimanendo all’interno della zona punti.
Durante il Gran Premio di Las Vegas, il suo settimo weekend di gara in Formula 1, fa il colpo: riesce a risalire in 14° posizione dopo essere partito dalla pit-lane a causa dell’incidente avuto durante le qualifiche che ha distrutto la sua vettura portando i meccanici della Williams a sostituire della parti oltre il limite concesso dalla Federazione.
Tra i successi dell’Azerbaijan e quelli di Las Vegas, c’è un appunto negativo: il Gran Premio del Brasile, sotto la pioggia che si è resa protagonista dell’appuntamento sul circuito di Interlagos creando non pochi disagi, il pilota argentino non riesce a concludere la gara andando a muro a metà corsa, non prima però di aver combattuto con il veterano, sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton. Ulteriore tono nero sembrerebbe essere anche il weekend in corso, quello del Gran Premio del Qatar, durante il quale il numero 43 scatterà dalla penultima casella.
E, parlando proprio del rapporto con il pilota Mercedes (almeno fino al trasferimento a Maranello al termine della stagione), ai microfoni di Sky Sports F1 Italia, Franco Colapinto ha affermato: “Ancora è un idolo. Lo guardavo quando ero piccolo, guardavo le sue gare con Fernando Alonso. Sempre stato un punto di riferimento nel futuro, e ora avere la possibilità di correre con lui, lottare a Baku, è un qualcosa che non avrei mai pensato di raggiungere. Avere la possibilità di correre con lui, anche con Max, con chi ha fatto la storia della F1, per me è molto bello: è una opportunità che mi fa spingere un po’ di più“.
“Ho sempre seguito Max, è un pilota giovane e ha trovato qualcosa di nuovo in F1. Ha talento e io l’ho guardato da molto vicino perché mi piaceva già dal karting, e poi anche quando è arrivato in Formula 1 dimostrando tutto quello che ha dimostrato. Per me Max adesso è il meglio della F1, e lo ha dimostrato in tutti questi anni, e anche questo 4° Campionato lo dimostra tanto, anche se da metà anno non ha avuto la macchina migliore” ha continuato il pilota 21enne con parole dolci nei confronti di Max Verstappen, il quale ha suggellato il suo quarto titolo mondiale proprio una settimana fa nella Sin City.
Colapinto Mania, ma non solo in Argentina
Non sono solo le prestazioni in pista a far parlare del giovane argentino, ma quanto il carisma latino e il sostegno di un’intera nazione che finalmente può far il tifo per un loro connazionale, il primo sudamericano a sventolare la bandiera bianca e azzurra dopo Carlos Reutemann, ultimo argentino ritiratosi dalla Formula 1 nel 1982.
Sempre durante l’intervista della giornalista italiana Mara Sangiorgio per Sky Sports F1, Franco Colapinto ha spiegato il motivo che sta dietro al calore che sta ricevendo sia dal suo Paese, ma anche da tutto il mondo: “Perché secondo me in Formula 1 mancava un pilota che dice tutto quello che vuole. Adesso è tutto come in una bolla, ma io sono come sono, non ho cambiato nulla per essere in Formula 1, sono lo stesso di prima. Magari dovrei cambiare!“.
Il rookie della squadra di James Vowles non è però l’unico. Durante questa stagione infatti accanto alle leggende della Formula 1 contemporanea, anche Oliver Bearman e Liam Lawson hanno avuto l’opportunità di assaggiare già da quest’anno l’atmosfera che si respira durante le sessioni della categoria regina del motorsport dimostrandosi già all’altezza di poter combattere con chi di esperienza ne ha già fatta.
La risposta di Colapinto in merito è stata: “Secondo me non abbiamo molte opportunità. Ma quando c’è devi fare di tutto, devi spingere e rischiare. E sento che tutti i ragazzi che stanno arrivando nella Formula 1 hanno tanta voglia di dimostrare quello che hanno dentro, quello che possono fare. È una bella opportunità quella che ho avuto io questo anno e anche per gli altri piloti. Penso la Formula 1 stia cambiando, in meglio credo“.
Foto: Williams Racing.