Sensibilità, capacità di adattarsi e talento puro: le basi della guida sul bagnato di Jacky Ickx, predecessore di Ayrton Senna come “mago della pioggia”
Jacky Ickx è uno dei talenti più cristallini nella storia della Formula 1, capace di dimostrare tutta la sua velocità soprattutto nelle gare in condizioni bagnate, tanto da essere riconosciuto come il “mago della pioggia”, prima dell’arrivo in F1 nel 1984 di Senna, che si è imposto come erede del pilota belga.
Nato in un sobborgo di Bruxelles nel 1945, Ickx ha fin da piccolo sviluppato una forte passione per i motori in generale. Suo papà Jacques era infatti un giornalista sportivo specializzato in automobilismo ed ha indirizzato la vita del piccolo Jacky fin da subito. Il classe ’45, in tenera età, si interessa maggiormente alle corse su due ruote, correndo i primi kilometri a bordo di veicoli a due ruote perfezionati dal papà, per poi lasciare questa passione e trasferirsi alle 4 ruote.
Jacky è stato un campione mai veramente realizzato in Formula 1: all’attivo conta 8 vittorie e 25 podi, ma 0 titoli Mondiali. Il suo talento si è concretizzato di più nelle categorie a ruote coperte: le gare di Endurance. Ickx ha infatti vinto per 6 volte la 24h di Le Mans. L’edizione del 1969 è particolarmente ricordata, a causa della protesta del belga nei confronti della classica partenza, cioè con i piloti che dovevano correre verso le monoposto. Pratica ritenuta troppo poco sicura da Ickx, che camminò verso la sua vettura, vincendo lo stesso la gara dopo un finale drammatico.
Jacky ha inoltre vinto la Parigi-Dakar, la competizione rallistica più famosa del Mondo, a bordo di una Mercedes, coronando ancor di più la sua carriera già stellare nelle categorie extra-Formula 1. Il suo personaggio nel circus di F1 è ricordato a causa della sua grandissima capacità in condizioni di bagnato estremo, come al Nürburgring nel ’68 oppure proprio a Le Mans nella notte dell’edizione 1977.
L’abilità in condizioni di bagnato
Fino dagli inizi sulle monoposto la guida del 6 volte campione di Le Mans si è sposata con le gare sul bagnato, dominando e iniziando ad essere considerato come un “animale da pioggia”. Gli esempi del suo talento in queste condizioni non si fermano alla Formula 1, ma anche alla guida nell’Endurance, con la leggendaria notte di Le Mans nel ’77, quando Ickx, a bordo di una Porsche 963 riuscì a compiere una rimonta storica dopo alcuni problemi accusati dal team. Nonostante non abbia vinto la gara, questa prestazione ha consolidato una volta di più il suo status di maestro sotto la pioggia.
Uno dei weekend che hanno più evidenziato il suo talento nell’acqua è quello di Germania nel 1968, nel mitico circuito del Nürburgring sul layout del Nordschleife. Ickx ha concluso i 14 giri del GP in quarta posizione, ma la sua più grande impresa è la prima Pole Position in carriera, in condizioni di bagnato leggero. Pole che è arrivata con un distacco di quasi 11 secondi sul diretto rivale Chris Amon.
GP di Francia del 1968
La prima vittoria in carriera, il più giovane in rosso prima di Charles Leclerc. Dopo la necessità di assestamento all’arrivo in Ferrari, Ickx inizia a splendere dal GP di Rouen, località nel nord della Francia spesso piovosa. Quel 7 luglio in Normandia pioveva e non poco. La sua Ferrari 312 danza tra le curve, compiendo traiettorie inusuali che sorprendono tutti nel paddock. Il giovane belga vince la prima gara in carriera a pochi kilometri da casa, nelle sue condizioni preferite, splendendo tra le nubi francesi. Il secondo è Surtees, campione del Mondo del ’64, a 2 minuti di distacco. Tutto il Mondo ammira il talento di Jacky Ickx.
Nonostante una carriera molte volte sfortunata, Ickx è ricordato come uno dei piloti più leggendari nella storia della F1 senza mai aver vinto un Mondiale. Certo, il belga si è realizzato nelle altre categorie, ma la ciliegina sulla torta del Mondiale di Formula 1 manca al suo palmares.
Foto: jackyickxofficial