F1

Cadillac, Andretti: “Il nostro è un progetto decennale, vogliamo essere competitivi”

Mario Andretti, membro del consiglio interno del nuovo team Cadillac, ha rilasciato un’interessante intervista alla rivista Autosprint.

Il Team Cadillac, dopo l’annuncio del suo ingresso in F1 dal 2026, sta cominciando ad espandersi lavorando incessantemente sulla vettura che scenderà in pista tra due stagioni. Mario Andretti, nominato Director of Board, ha rilasciato un’interessante intervista alla rivista Autosprint analizzando il progetto Cadillac.

Cadillac, Andretti: “Il nostro è un progetto decennale, vogliamo essere competitivi”

L’ex pilota della Ferrari ha mostrato entusiasmo per quanto accaduto nelle ultime settimane, un traguardo che sembrava irrealizzabile. Queste le sue parole: “Mi hanno chiesto di rimanere e io lo faccio volentieri. Sto dentro, perché se loro hanno bisogno di dritte e consigli, non mi tiro certo indietro. E penso che potrò dare una mano, specie per quanto riguarda la scelta e la gestione dei piloti.

D’altronde le corse sono la mia vita e questa nuova avventura a 84 anni e mezzo sta a significare che ho trovato il modo di trascorrere nel mondo racing tutta la mia esistenza. Sinceramente non potevo chiedere di meglio. In fondo non c’è niente di nuovo, in tutto ciò: la mia vita è nelle corse e dicendo questa cosa provo molto interesse per il futuro di questo programma.

Vedi, in tutta la mia carriera nelle corse la verità è che ho sempre cercato l’interesse della squadra con cui correvo, ma in realtà non ho mai avuto dei capi sopra di me. E anche stavolta sarà così. Mi muovo in un sistema, so come fare, tutto quello che sceglierò sarà per il bene della squadra, ma alla fin fine sono e resterò completamente libero, perché la libertà è la cosa più bella che c’è. Libero e rispettoso del team, certo”.

Sull’impegno di General Motors ha aggiunto: “Quando prima ti ho detto che per me in pratica è un coinvolgimento a vita, non scherzavo. Nel senso che si parla di un impegno della GM minimo per dieci anni. Quindi si tratta di un programma che non è né esplorativo né sperimentale ma rappresenta solo l’inizio di un focus lungo e costante, all’interno del quale la stessa GM non farà mancare assolutamente nulla di quello che serve per rendere una squadra valida e competitiva, visto il tenore della sfida”.

Non è un mistero che lo stesso Andretti stia spingendo per avere la PU Ferrari nel 2026-2027. Queste le sue dichiarazioni merito: “È tutto vero. Prima di tutto penso che la power unit Ferrari rappresenti quanto di meglio si possa trovare per una squadra in cerca di un propulsore e, parimenti, per me c’è anche un fattore affettivo importante. Perché la mia storia con la Casa di Maranello…”

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