La FIA, lo scorso settembre, aveva imposto i lavori socialmente utili a Max Verstappen dopo la parolaccia a Singapore: ecco di cosa si tratterà
“La RB20 è fot*uta”: per quest’espressione, la FIA inflisse al Gran Premio di Singapore i lavori socialmente utili a Max Verstappen, il quale minacciò addirittura di pensare di lasciare la Formula 1 in caso comportamenti del genere da parte della Federazione dovessero proseguire.
Le parole di Max Verstappen
Così Max Verstappen aveva parlato lo scorso settembre della sanzione: “Se non è più possibile essere se stessi, è meglio non dire nulla. Nessuno lo vuole, giusto? Si diventa un robot, non è così che dovrebbe essere in questo sport. Non so quanto la FIA prenda sul serio la mia opinione, ma per me quando è troppo è troppo. Le corse continueranno e la Formula 1 continuerà anche senza di me.”
Poi, l’allarme anche sul proseguo della sua carriera: “Questo discorso d’altra parte vale anche per me: smettere non è un problema. Io rimarrò sempre me stesso e non cambierò. Queste cose decidono sicuramente anche il mio futuro. Non puoi essere te stesso, altrimenti devi affrontare questo tipo di sciocchezze.”
“Penso che ora, nella fase della mia carriera, non si voglia avere a che fare sempre con queste cose, è davvero stancante: certo, è bello avere successo e vincere le gare, ma una volta che hai ottenuto tutto questo, vincendo campionati e gare, vuoi anche divertirti“, conclude un Verstappen deciso dunque a non cambiare opinione sulla questione.
Max, ecco la punizone: lavorerà in Ruanda
Il pilota olandese dovrà presenziare in Ruanda la classica celebrazione finale della FIA, con le consuete premiazioni di tutti i piloti, oltre poi a fornire, sempre nel paese africano, supporto a giovani piloti impegnati nel programma “Fia Affordable Cross Car” organizzato dal Ruanda Automobil Club.
Foto: Oracle Red Bull Racing