Tra i mille cambiamenti previsti, occhio anche all’introduzione dell’IA in F1 come ausilio per FIA nella direzione gara
Un nuovo “VAR” per la F1 potrebbe presto essere ben più di un semplice slogan. In un intricato groviglio di notizie concernenti il nuovo regolamento 2026 e tutte le (complesse) novità per le nuove monoposto, arriva sul tavolo della FIA e della direzione gara una potenziale e importante proposta: l’introduzione dell’IA in F1 già a partire dal 2025. FIA vorrebbe difatti sperimentare questo strumento, in vista del tanto atteso 2026. L’intelligenza artificiale potrebbe dunque molto presto rivoluzionare la gestione della direzione gara nelle corse del circus, poiché essa entrerebbe proprio con l’intento di fornire un ulteriore ausilio ai direttori di gara nel prendere decisioni. Ma quali vantaggi e quali rischi?
L’incomprensibilità e la mancanza di uniformità di questo regolamento è ciò che davvero preoccupa il circus, specialmente in vista dell’attesissimo 2026: la “rivoluzione” programmata tra due stagioni non può non essere pressoché perfetta, e avere una direzione di gara sempre un passo dietro F1 non deve più essere uno scenario. Tutti i piloti e i team questa stagione hanno lamentato almeno una volta la mancanza di uniformità di giudizio, muovendo il dito in davvero molteplici occasioni contro la Federazione.
Quest’ultima, “minacciata” svariate volte dai piloti stessi, attraverso la voce del numero uno Ben Sulayem chiarì qualche tempo fa (in particolare dopo il GP di Qatar) in modo molto autoritario questa faccenda, rispondendo in quell’occasione direttamente nei riguardi di tutti i 20 piloti del circus con queste parole: “Con tutto il rispetto, sono un pilota e rispetto i piloti, ma come gestiamo la FIA non è affar loro“. Parole che lasciano davvero il tempo e i commenti che trovano, e forse è meglio non dilungarsi.
La crisi di FIA e la svolta necessaria dell’IA: l’addio di Wittich
Alla vigilia del GP di Las Vegas, un terremoto scuote il paddock della F1: Niels Wittich, storico direttore gara della FIA da ormai anni, decide clamorosamente di dimettersi a stagione in corso. A sole 3 gare dal termine del Mondiale 2024, il direttore di gara britannico lasciò tutti di stucco, con una decisione davvero incomprensibile e per molti team e addetti ai lavori realisticamente poco credibile. Al suo posto promosso l’esordiente Rui Marques, già criticato in queste ultime tre tappe di Mondiale per le sue decisioni davvero discutibili condite da penalità severe come non mai (ormai 10 secondi a chiunque pare esser diventato un “mood”).
Stuzzicato dalle critiche del periodo, lo stesso Ben Sulayem difese così la propria decisione: “Dobbiamo spiegarlo? Quando una squadra cambia qualcosa, ce lo dice? No, non lo fa. Nessuno è obbligato a farlo. Abbiamo regole e le seguiamo. Non ci atteniamo alle norme di qualcun altro. È semplice. Non passo il mio tempo a leggere i media, sono utili, ma non votano nella FIA. Io sono stato eletto per sistemare la Federazione e lo sto facendo. Sono molto soddisfatto del nostro nuovo team e sono ottimista riguardo al futuro: la nostra posizione attuale mi rende soddisfatto. Abbiamo accolto 64 nuovi dipendenti nel 2023 e 92 nel 2024”.
E con l’intelligenza artificiale che ci facciamo? Può migliorare o no le decisioni di FIA in termini di eque penalità da assegnare? Probabilmente sì. L’introduzione dell’IA in F1 potrebbe rappresentare un vantaggio per giudicare correttamente i track limits, sempre contestati durante queste ultime stagioni, andando a rappresentare qualcosa di oggettivo e non più contestabile. In più il supporto di un computer potrebbe facilitare l’assegnazione di penalità, andando a ricalcolare probabilità di impatto tra monoposto, stimare chi possa essere il colpevole o vittima di un incidente, o semplicemente valutando attraverso numeri matematici (potenziati dagli aggiuntivi servizi di AWS, ormai fissi sponsor di F1) quanto potesse essere evitabile un contatto.
Polemiche che si fermeranno? Manco per sbaglio, poiché entrerebbe in quel caso la componente “etica” del giudice, che affidandosi alla tecnologia non terrebbe poi conto di certe situazioni, andando così a creare precedenti. Insomma qualsiasi cosa si faccia con molta probabilità troverebbe ostacoli o critiche.
Foto: FIA.com