L’ingresso di Franco Colapinto nella griglia di Formula 1 del 2024 ha riportato alla memoria il ricordo dell’ultimo argentino visto in pista: Carlos Reutemann, l’ex Ferrari e Williams con la speranza di vincere un mondiale che non si realizzò mai.
146 Gran Premi disputati, 12 vittorie, 45 podi, 6 il numero di pole position e giri veloci ottenuti da Carlos Reutemann nel corso della sua carriera decennale nel mondo della Formula 1, durante la quale ottenne il miglior risultato conquistando la seconda posizione nella classifica del Mondiale Piloti nel 1981.
“Era a metà divertente e a metà sconcertante osservare questo uomo dal fisico atletico e dai lineamenti fin troppo perfetti, un bel tenebroso da romanzetto rosa se vogliamo, aggirarsi nella corsia box col suo passo da cammello e l’espressione corrucciata occhieggiando le monoposto proprie e le altrui, quasi a cercare di scoprire i segreti che gli risultavano ostici e paurosi” – Renato D’Ulisse descrisse in questo modo Carlos Reutemann, ultimo argentino tra i piloti di Formula 1 prima di Franco Colapinto, il 21enne di Buenos Aires che ha corso con la scuderia Williams nel corso della passata stagione, prima di lasciare libero il sedile per l’arrivo di Carlos Sainz nel 2025.
La bandiera bianca e azzurra tornò a sventolare nei circuiti di Formula 1 a partire dal 1972 proprio durante il Gran Premio d’Argentina, quando Carlos Reutemann debuttò in categoria al volante della monoposto BT34 di casa Brabham, scuderia diretta da Bernie Ecclestone. Con la vettura della squadra inglese, il pilota argentino riuscì ad ottenere la pole position iniziando a scaldare gli animi del popolo di casa che aspettavano un degno erede di Juan Manuel Fangio, il cinque volte campione del mondo. Inutile dire che le premesse c’erano tutte, ma la storia ha avuto altri progetti.
La prima vittoria arrivò due anni dopo l’esordio in occasione del Gran Premio del Sudafrica a Kyalami; la seconda, invece, nel 1975 sul circuito di Nürburgring, dove il pilota arrivò alla bandiera a scacchi un minuto e mezzo prima rispetto alla concorrenza, dimostrando ancora una volta il suo talento e attirando l’attenzione di Enzo Ferrari.
L’avventura in Ferrari (1976 – 1978)
L’anno successivo, nel 1976, infatti, il bianco e l’azzurro delle bandiera dell’Argentina si mescolarono con il Rosso di Maranello: Carlos Reutemann venne chiamato dal Drake per sostituire prima l’austriaco Niki Lauda, in fase di convalescenza dopo il terribile incidente sul circuito tedesco di quello stesso anno e poi, Clay Regazzoni a fine di quella stagione. Tuttavia, il campione del mondo del 1974 riuscì a rimettersi in sesto in vista del Gran Premio d’Italia dopo appena sei settimane dall’accaduto in Germania.
Enzo Ferrari elencò tutti gli requisiti che rendevano l’argentino un ottimo candidato per vestire la tuta del Cavallino Rampante al fianco del campione Lauda per il 1977, scrivendo di lui: “Atletico, pilota di ottime capacità, condizionato da un temperamento tormentato e tormentoso. Capace di risolvere situazioni difficili, supplendo anche a occasionali deficienze meccaniche, ma labile a sciupare, per emotività congenita, risultati acquisibili in partenza“.
Con il ritiro di Niki Lauda, nel 1978, entrò a far parte della squadra il canadese Gilles Villeneuve, più riflessivo dell’argentino che, durante quell’anno, mettendo a punto quattro vittorie, concluse una delle sue stagioni più belle chiudendo in terza posizione sul campionato Piloti, nonostante l’impossibilità di competere con la Lotus di Mario Andretti. Questo lo portò alla decisione di porre fine al suo capitolo in Ferrari per passare proprio alla Lotus con la prospettiva di ottenere una macchina vincente con la quale vincere il titolo iridato.
Il trasferimento alla Lotus con una speranza ed infine, la Williams
Tuttavia, anche in questo caso, i progetti di Reutemann con il trasferimento alla corte di Colin Chapman non andarono come pianificato: mentre la Lotus soffriva, la Rossa di Maranello aveva trovato la quadra che l’avrebbe riportata in testa tanto da vincere entrambi i campionati con Jody Scheckter. Così l’argentino decise di passare alla Williams affiancato da Alan Jones, il quale vinse il campionato Piloti nel 1980, mentre Carlos Reutemann iniziò a realizzare la fine della sua carriera dopo un altro anno durante il quale gli sfuggì il titolo. L’anno successivo, con la vittoria in Brasile ottenuta dopo aver ignorato gli ordini di scuderia, i due piloti di Frank Williams divennero nemici.
Quell’anno, l’argentino riuscì a lottare veramente per la prima volta per il mondiale, battagliando contro Nelson Piquet a bordo della monoposto fabbricata da Brabham; alla fine, fu il brasiliano ad ottenere il titolo a Las Vegas tagliando il traguardo davanti all’argentino, il quale, durante il weekend, venne nuovamente beffato dal destino, mentre il titolo Costruttori, invece, andò alla Williams.
Un solo punto quello che avrebbe consentito a Carlos Reutemann di ottenere per la prima volta il titolo di Campione del Mondo di Formula 1, che non arriverà mai nella carriera dell’argentino che deciderà di ritirarsi dal panorama della Formula 1 dopo appena due gare della stagione del 1982. Lole si spense all’età di 79 anni, nel 2021, a Santa Fe dopo aver combattuto a lungo contro un tumore al fegato scoperto nel 2017.
Foto: Scuderia Ferrari HP, Pinterest.