Le parole di Max Verstappen nel corso di un’interessante intervista rilasciata all’emittente olandese Viaplay.
Max Verstappen, dopo aver svolto i lavori socialmente utili in Rwanda, è andato ufficialmente in vacanza. Il pilota olandese della Red Bull, reduce dal quarto titolo mondiale consecutivo, ha concesso un’interessante intervista all’emittente olandese Viaplay toccando dei temi molto importanti a cominciare dal suo futuro.
Queste le parole di Max a cominciare dai suoi colloqui con Mercedes: “Non mento sul fatto che ci siamo seduti intorno ad un tavolo; non credo sia stato o sia ancora oggi un problema. Abbiamo avuto delle conversazioni molto costruttive, siamo sempre stati molto onesti e aperti gli uni con gli altri, ma d’altra parte sono anche fedele alla mia squadra, è lì che mi sento a casa.
Questo è lo stato delle cose al momento, sono ancora molto giovane, quindi non posso sapere cosa potrà accadere in un futuro che nel mio caso non riguarda solo la Formula 1. Ho intenzione di fare molte altre cose, progetti a cui sto pensando e che avranno bisogno dei giusti partner”.
Verstappen ha, poi, aggiunto: “Capisco che una squadra di F1 punti ad avere al volante della sua macchina il pilota più veloce; è un interesse giustificato, ma oggi sono parte di una team che mi ha permesso di raggiungere un grande successo, mi sento parte integrante di questa famiglia. Non puoi alzarti una mattina e dire ‘okay, sapete che c’è? Me ne vado a fine stagione’, non fa parte del mio modo di fare.
Sono scelte che vanno valutate con attenzione e ci vuole tempo per farlo. Capisco anche che non sia bello per il team apprendere che stai parlando con un’altra squadra la Mercedes non ha nascosto i nostri colloqui quindi comprendo perfettamente il disappunto di Christian”.
Nel 2026 cambieranno tante cose in F1 ma Verstappen non sembra affatto preoccupato: “Nel 2026 ci saranno nuove regole, ma al momento non sono così preoccupato per essere onesto. Ho un contratto con la Red Bull fino alla fine del 2028 e in F1 non è come nel calcio, dove firmi un accordo per cinque anni e poi te ne vai la stagione successiva.
Diciamo che nel nostro sport non è così frequente e non ho questa intenzione. Ovviamente non puoi mai essere certo di cosa ti riserverà il futuro tra un anno, due o tre, ma oggi sono molto contento di essere dove sono. Abbiamo vinto un altro campionato e faccio parte di una squadra ché mi permette di essere me stesso. Non ho nulla di cui lamentarmi”.