George Russell, presidente dell’associazione piloti, ha nuovamente affrontato il capitolo della gestione della FIA da parte di Ben Sulayem.
Nel finale della stagione appena conclusa i piloti e la FIA sono arrivati ai ferri corti per una serie di motivi. La nascita della GPDA e la successiva lettere pubblicata sui social nei mesi di novembre ha provocato delle reazioni forti e discutibili da parte di Ben Sulayem, presidente della FIA.
George Russell, capo dell’associazione piloti, ha tenuto nuovamente a precisare le intenzioni del gruppo GPDA manifestando perplessità circa l’operato e le recenti dichiarazioni dello stesso presidente FIA. Queste le parole di Russell: “Non so davvero cosa gli passi per la testa, ma come abbiamo detto l’ultima volta che abbiamo avuto una discussione in merito, gli ho domandato quale sarebbe stata la sua prossima mossa”.
Il pilota della Mercedes ha, poi, aggiunto: “Non mi aspettavo che si trattasse di qualcosa che, due settimane dopo, sembra essere diventato piuttosto serio. Non so davvero cosa significhi questo cambiamento in termini di governo per quanto riguarda la conformità. Non so nemmeno di cosa si tratti esattamente, ma sembra una cosa piuttosto importante”.
E infine: “Sono rimasto piuttosto sorpreso dal fatto che sia stato affermato che due settimane dopo ci sarebbe stato qualcos’altro. Di cosa si tratta? A che punto siamo? Dov’è il punto finale? Penso che sarebbe fantastico per tutti noi capire qual è l’obiettivo della FIA. E penso che lo sarebbe altrettanto per noi capire se il presidente potesse dirci qual è il suo obiettivo con la FIA e forse potremmo vederlo dalla sua prospettiva; magari avremo una maggiore comprensione”.