F1

Keep fighting, Michael Schumacher: il ricordo del Barone Rosso

Sono passati 11 anni da quel tragico incidente che cambiò radicalmente il corso della storia per la famiglia di Michael Schumacher; eppure, ancora oggi il suo ricordo non fa che essere sulle labbra dei più appassionati.

Ci sono storie che non possono smettere di essere raccontate ancora e ancora, discorsi narrati dai genitori ai propri figli, dai nonni o dagli zii ai propri nipoti – racconti che accendono passioni in chi li ascolta e che incupiscono chi li racconta con occhi lucidi conservando nel proprio cuore un’aurea di ricordi felici, ancor di più per i Tifosi della Scuderia Ferrari. Questa è la storia di Michael Schumacher, un nome tra i Grandi della Formula 1 che non ha bisogno di presentazioni, una storia non ancora finita, ma che porta con sé, una domanda: come sarebbe stato se le cose fossero andate diversamente quella fatidica domenica di dicembre di 11 anni fa? 

Sembra essere quasi un riflesso automatico, quello di porsi questa domanda quando l’uomo si trova davanti a qualcosa che sembra essere ingiusta, sbagliata – qualcosa che avrebbe voluto avesse un esito differente. Una storia che ha trovato il suo epilogo forse troppo presto e che, nonostante il secondo ritiro dalla scene nel 2012, sarebbe potuta continuare in altre forme.

Keep fighting, Michael Schumacher: il ricordo del Barone Rosso

Il Barone Rosso fu il primo campione di Formula 1 a battere la bandiera tedesca, un successo che arrivò in un anno non indifferente per la storia dello sport delle monoposto: il 1994, l’anno del tragico incidente di Ayrton Senna avvenuto durante il terzo Gran Premio della stagione e durante cui, già dai primi giri, il brasiliano stava combattendo contro il tedesco – vincitore delle gare precedenti in Brasile e in Giappone – per mantenere la leadership della corsa sul circuito di Imola, una vittoria che purtroppo non arriverà mai per Beco, ma che porterà alla terza vittoria stagionale proprio Schumi, il quale commenterà poi il successo ottenuto con sguardo assente.

A quel mondiale, ne seguiranno altri sei per Michael Schumacher, cinque dei quali vinti con la storica Scuderia Ferrari, tornata in cima alla classifica proprio grazie alle gesta del Kaiser.

Non sono una leggenda. Sono semplicemente una persona fortunata che si trovava al posto giusto nel momento giusto” raccontava di sé Michael Schumacher. Eppure, a distanza di anni, il talento del pilota tedesco, nato in una modesta famiglia di Hürth, rimane indiscusso con numerosi record che parlano ancora per lui, molti dei quali restano imbattuti.

29 dicembre 2013: 11 anni fa l’incidente di Michael Schumacher che sconvolge il mondo della Formula 1 (e non solo)

Per la famiglia Schumacher, la domenica del 29 dicembre di ben 11 anni fa sembra essere una classica domenica invernale sulle Alpi francesi di Méribel. Tuttavia, il destino – se così vogliamo chiamarlo – aveva altri piani per quel giorno. Sono da poco passate le undici della mattina quando accade qualcosa che aggiungere una tragica pagina nera alla storia del motorsport, ma anche a quella della famiglia tedesca: Michael Schumacher, il sette volte campione del mondo che ha riportato la Scuderia Ferrari a primeggiare sulle piste di Formula 1, rimane vittima di un gravissimo incidente sulla pista da sci a seguito di un violente impatto contro una roccia in un tratto fuori pista.

Il Kaiser viene subito soccorso da un elicottero che lo trasporta prima a Moutiers e poi, quasi due ore dopo dall’accaduto, a Grenoble, il cui ospedale è più specializzato per le lesioni alla testa, ma le condizioni dell’ex pilota non lasciano scampo ad equivoci: la situazione è critica nonostante l’intervento medico.

Non appena la notizia inizia ad essere diffusa attraverso i canali mediatici, il mondo interno si ferma e tanta è la vicinanza che viene mostrata a Corinna Betsch, moglie di Michael e ai due figli, Mick e Gina Maria Schumacher da parte dei piloti di Formula 1 come Sebastian Vettel e Fernando Alonso, ma anche da altri sportivi come Valentino Rossi e Alessandro Del Piero, i quali scrivono post di sostegno sui propri canali social. Da quell’episodio, la famiglia Schumacher continua a proteggere con assoluta fermezza, ma soprattuto rispetto, la privacy del sette volte campione del mondo e ad oggi, non si hanno certezze sulle condizioni dell’ex pilota.

Ho sempre creduto che non ci si debba mai, mai arrendere e che si debba sempre continuare a lottare anche quando c’è solo una minima possibilità“.

Foto: Scuderia Ferrari HP.

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