Si conclude un anno ricco di colpi di scena: da Hamilton in Ferrari a Kimi Antonelli, dalla prima di Norris al titolo McLaren, e il quarto Mondiale di Max
La stagione 2024 di F1 è stata una delle annate decisamente più divertenti degli ultimi tempi. Una stagione pazzesca, ricca di clamorose breaking news e colpi di scena, fuori e fortunatamente anche dentro la pista. Una stagione che prospettava l’ennesima vittoria della “Formula noia”, con un Max Verstappen e Red Bull a demolire la concorrenza come fatto nel 2023, è però stata smorzata dalle due grandi protagoniste (in termini di vetture) di questa stagione: Ferrari e McLaren, in lotta sino all’ultimo giro di Abu Dhabi per la conquista del Mondiale Costruttori. Ma andiamo con ordine.
1 Febbraio: l’annuncio di Hamilton in Ferrari e l’addio di Sainz
Eppure questo Mondiale ha un enorme paradosso: uno degli anni più belli visti recentemente che in molti però avevano già sconsacrato in principio, ancor prima di iniziare, con voglia frenetica di 2025. A rompere gli indugi nel gelo invernale, poche settimane prima dell’avvio del Campionato, arriva una notizia che alza il livello d’ansia in tutti noi seguaci del circus: dal nulla infatti, Ferrari e Fred Vasseur annunciano che Lewis Hamilton diventerà, a partire dalla prossima stagione, un nuovo pilota della Rossa.
Un qualcosa di storico, con un 7 volte iridato che concluderà la propria leggendaria carriera nel motorsport alla guida della vettura di Maranello, coronando quindi una storia nel circus in modo esemplare. Dopo 12 stagioni al volante della Mercedes, Hamilton approderà in Italia al fianco di Charles Leclerc, ancora a caccia di un titolo alla guida del Cavallino. Che destino dunque per Carlos Sainz? Lo spagnolo saluta dopo 4 stagioni il rosso, e dopo mesi di lunghe trattative con Alpine, Red Bull e Audi, alla fine sbarcherà in Williams, alla corte di James Vowles e al fianco di Alexander Albon.
La prima di Ferrari e Norris: la Red Bull è battibile
Torniamo però al 2024. Malgrado l’antipasto del 2025 sia decisamente appetitoso, l’azione in pista non è da meno: se Verstappen e Red Bull completano due semplici doppiette nelle prime due gare in Bahrain e Arabia Saudita, al momento del GP d’Australia è Carlos Sainz a trionfare. La Ferrari si dimostra seconda forza a pieno regime, sempre davanti alla concorrenza di McLaren e Mercedes, quest’ultima appannata per lunghi tratti della stagione. Problemi alla PU per Max, costretto al ritiro, e doppietta per la Rossa: è il primo segnale che Red Bull sia battibile.
Il 5 maggio è però una data emblematica per la F1 e per il Mondiale 2024: sulle strade di Miami, il circus alla sesta gara dell’anno capisce che la concorrenza scalpita e rompe il ghiaccio, con Lando Norris a trionfare di forza, battendo in pista Max Verstappen. E’ la prima vittoria in carriera per Lando, che rompe così la maledizione, e riporta la casa di Woking al trionfo a 3 anni dall’ultima volta (Ricciardo a Monza).
Dall’emozionante Monaco a Monza: Ferrari chiude un cerchio
Dall’appuntamento di Miami in poi la F1 cambia pelle, con i valori in campo quasi ribaltati: McLaren diventa più forte gara dopo gara, Mercedes comincia a lanciare i primi segnali di presenza, Red Bull è costretta a difendersi. Ma Ferrari? Dopo la doppietta di Melbourne, la Rossa cerca di massimizzare tutti i risultati, ma per battere la concorrenza c’è bisogno di qualcosa in più. Ecco che allora vengono presentati aggiornamenti tra Imola e Monaco, che trascinano Leclerc ad una pole mostruosa e una vittoria da pelle d’oca: anche il monegasco rompe la sua maledizione con la pista di casa, e consegna alla Ferrari la seconda vittoria in stagione.
Tuttavia è dopo l’esaltante trionfo nel Principato che inizia una parte di stagione da incubo per il Cavallino: dal doppio zero di Montréal sino a Zandvoort, la Rossa ottiene come miglior piazzamento solo un terzo posto, conquistato proprio in Olanda, con una monoposto diventata inspiegabile e profondamente indietro in termini di velocità da McLaren e Mercedes, salite in cattedra. Nell’oblio insieme a Ferrari anche Red Bull, precipitata a metà campionato, con Verstappen costretto a limitare i danni e pensare a difendersi da Lando Norris, minaccia principale per il titolo. Da giugno in poi, abbiamo visto vittorie emozionanti come quella di Hamilton a casa sua, Russell a Spielberg (dopo il duello tra Norris e Max) e la doppietta McLaren a Budapest.
Un Mondiale apertissimo ancor di più, quando poi in Olanda, in terra di Max, è proprio Lando a impartire una dolorosa sconfitta alla casa di Milton Keynes: un dominio totale, mezzo minuto rifilato a Verstappen, e Mondiale Costruttori che comincia a tingersi di arancione. A Monza però lo sappiamo, non esistono regole: Ferrari presenta il più grande pacchetto sviluppi per rivoluzionare la SF-24, va oltre l’ostacolo, e con una strategia folle vince a casa nostra con Leclerc. Un successo eroico e scellerato quello della squadra di Vasseur, e una timida speranza per il Mondiale che si riaccende.
L’annuncio di Kimi Antonelli e i rookie che scalpitano: l’Italia torna protagonista in F1
Il 31 agosto è una data storica per il nostro Paese in F1: Kimi Antonelli, a 18 anni, viene annunciato come pilota di Mercedes a partire dal 2025. Una scelta coraggiosa e clamorosa quella di Toto Wolff, che però non ha dubbi, e sa di avere tra le mani un gioiello, tanto da affiancarlo subito a George Russell e rimpiazzare così Lewis Hamilton. Sarà Andrea Kimi Antonelli colui che riporterà l’Italia nella categoria più prestigiosa del motorsport, dopo gli anni di assenza a seguito del ritiro di Giovinazzi.
Sulla scia di Kimi Antonelli, inizia un effetto a catena per i vari rookie astri nascenti della F1. Ollie Bearman diventerà così pilota Haas al posto di Magnussen che dirà addio; stessa sorte per Jack Doohan, che sostituirà in Alpine Esteban Ocon, in rotta di collisione con Briatore e il team francese, e in approdo proprio alla Haas. Esce così Hulkenberg che sarà in Sauber Audi (che in luglio aveva annunciato l’arrivo del nuovo CEO Mattia Binotto) e avrà come compagno Gabriel Bortoleto, annunciato a fine stagione dal team di Hinwil. Out Bottas e Guanyu Zhou, con il primo chiamato da Toto Wolff e pronto a essere terzo pilota Mercedes 2025.
Manca però un tassello: Red Bull. La disastrosa stagione di Sergio Perez conduce, dopo il GP di Abu Dhabi, Marko e Horner a un cambio totale che rivoluzioni il team e Visa Cash App RB (che nel frattempo a Singapore lasciava per sempre Daniel Ricciardo). E’ tempo quindi di cambiamenti grossi a Milton Keynes: Liam Lawson, un “semi-rookie” convince alla guida della Racing Bull nel finale di stagione, e batte la concorrenza di Yuki Tsunoda e dell’emergente Franco Colapinto, prendendo dunque il sedile del messicano. Il giapponese resta il grande deluso e rimarrà a Faenza, dove se la vedrà con Isack Hadjar, annunciato pochi giorni fa. Addio dunque a un altro protagonista degli ultimi anni, Sergio Perez.
Il quarto titolo di Max e la vittoria di McLaren
4 volte come Alain Prost e Sebastian Vettel. 4 titoli di fila. 4 come i più grandi, con un dominio dispotico e arroganza dentro e fuori la pista, contro tutti e tutto. E’ così che Max Verstappen il 24 novembre a Las Vegas vincerà il Mondiale 2024, alla guida di una RB20 in caduta totale da metà stagione in poi, soffrendo e limitando i danni nei riguardi di una McLaren a tratti imbattibile (tanto che Max arriverà sesto in Nevada). Non perfetto invece il suo rivale, Lando Norris, ancora acerbo forse per il titolo, malgrado l’impegno e le lotte in pista per battere l’amico di una vita.
Tuttavia, nonostante il trionfo di Max, il mancato sostegno in termini di punti di Sergio Perez costringe Red Bull a mollare l’obiettivo Costruttori: la sfida McLaren-Ferrari va in scena fino ad Abu Dhabi, dopo duelli strepitosi in pista, strategie folli e miriadi di sviluppi volti a battere il rivale. La Rossa ha trionfato ad Austin e Città del Messico, McLaren a Baku e Singapore. Ad Abu Dhabi sappiamo però tutti l’epilogo, con Norris vincente e Ferrari seconde e terze, miracolosamente in gioco fino all’ultimo grazie anche al botto al via tra Verstappen e Piastri.
McLaren torna così dopo 26 anni al trionfo del Mondiale Costruttori, per la Ferrari tanti buoni segnali in vista del 2025 e un titolo perso solo per 13 punti. Termina così la stagione 2024 di F1 e non ci resta dunque che attendere un 2025, che ora sì, lo vogliamo davvero tutti.
Foto: Oracle Red Bull Racing, McLaren, Scuderia Ferrari HP, Mercedes AMG-Petronas, F1