La casa giapponese valuta il ritorno in F1: dalla partnership con Haas ai piano per il futuro, il colosso sogna il ritorno nel Circus
Un passo alla volta, ma con lo sguardo al futuro: così si potrebbe riassumere la strategia di Toyota, che sembra sempre più vicina ad un ritorno nella classe regina. Dopo aver chiuso il capitolo come team ufficiale nel 2009, il colosso giapponese sta riaccendendo la passione per il Circus attraverso una collaborazione tecnica con Haas, iniziata nel 2024.
Questa amicizia, nata quasi in straordinaria, si è già fatta notare con il logo Toyota sulle monoposto della casa americana e il lavoro congiunto verso un programma di sviluppo e simulazione a Banbury, sede di Haas. Ma c’è di più: Masaya Kaji, direttore di Toyota Gazoo Racing, ha recentemente aperto a un futuro ancora più ambizioso, parlando di un “movimento graduale” verso un possibile ritorno da un costruttore in F1.
Le parole di Masaya Kaji
Kaji, ha spiegato come il focus attuale sia ancora sul WEC e sullo sviluppo di nuove tecnologie, ma non ha nascosto che il fascino della F1 rimane forte – commentando – “Stiamo studiando le tecnologie attuali e quelle previste per il 2026“; lasciando intendere che il processo potrebbe concludersi con un ritorno da costruttore dopo il 2030.
Tuttavia, Kaji ha voluto chiarire che non è il momento di saltare i passaggi. “Costruire partnership come quella con Hass è fondamentale. Non possiamo bruciare le tappe“.
Un altro elemento che potrebbe integrante un eventuale ritorno di Toyota è la possibilità di avere una squadra propria, e quindi, il controllo totale sulle scelte dei piloti. “Se avessimo un nostro team, potremmo decidere chi mettere in macchima“, ha detto Kaji, sottolineando però sfide economiche e logistiche di un impegno così grande.
Un assaggio di questa visione è già visibile con Ryo Hirakawa, pilota Toyota WEC, che nel 2025 sarà il nuovo pilota di riserva di Alpine in F1. Un segnale chiaro che il ponte è ormai in costruzione: passo dopo passo, il marchio nipponico si avvicina al Circus.
Toyota, che tra il 2002 e il 2009 ha investito cifre importanti in F1 senza mai raccogliere una vittoria, sembra ora voler percorrere una strada più prudente. Ma i segnali di un possibile ritorno, seppur graduale, sono concreti.
E chissà, magari tra qualche anno vedremo una monoposto con il marchio Toyota combattere per il titolo. Per ora, però, occhi puntati sulla partnership con Haas e su un futuro che potrebbe riportare il colosso nipponico al centro della Formula 1.
Foto: Toyota Italia, Pirelli, Formula 1