Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha rilasciato un’interessante intervista ad Auto Motor and Sport.
Toto Wolff ha rilasciato un’interessante intervista ad Auto Motor and Sport toccando vari temi. Da Verstappen ad Hamilton passando per la stagione appena conclusa. Il 2025 sarà un anno di transizione per la Mercedes ma la vena competitiva resta immutata.
Il Team Principal della scuderia tedesca ha espresso la sua opinione su Max Verstappen confermando la presenza di un dialogo tra le parti, nulla di concreto ma un tentativo c’è stato. Queste le parole di Wolff: “Non è mai esisto un piano, ma abbiamo sempre discusso e lasciato aperto il dialogo. Però poi ha deciso di voler rimanere lì dov’era, perché dal suo punto di vista era la cosa giusta. Ho detto che avremmo puntato su Kimi, perché ci sembrava la scelta giusta. Vedremo dove ci porterà”.
Da Verstappen a Lewis Hamilton, questo il pensiero di Wolff sul sette volte campione del mondo sulla sua difficoltà di adattarsi alla nuova generazione di monoposto. Queste le sue parole: “Lewis è troppo serio e concentrato per distrarsi. Questa generazione di monoposto, però, non si adatta al suo stile. Ha un approccio aggressivo, con frenate tardive e un ingresso deciso in curva, ma il comportamento dell’auto e delle gomme non perdonano queste caratteristiche. Quando dispone di una vettura competitiva, Hamilton è sempre al massimo. Purtroppo, quest’anno non siamo stati in grado di garantirgli ciò di cui aveva bisogno per esprimersi al meglio.”
Toto Wolff ha, poi, aggiunto: “Con tutta la sua esperienza, Alonso continua a guidare vetture competitive. La situazione è simile per Lewis. Parliamo di un pilota che con la giusta vettura può ancora dare molto alla Formula 1 e alla squadra che lo ospita. Non ho dubbi su questo”.
Sulla stagione 2024 ha, poi, dichiarato: “Siamo stati molto vicini a superare il tetto di spesa per la stagione 2024. Se si spende troppo all’inizio dell’annata poi si è costretti a risparmiare sul finale. Abbiamo dovuto rinunciare ad alcune novità perché non c’erano fondi sufficienti per produrre le parti. “Oggi la Formula 1 è davvero redditizia. Il margine di profitto è tra il 30 e il 35% prima delle tasse. Un risultato che compensa anche le spese per il motore. Il vecchio cliché secondo cui in questo sport si bruciano soldi appartiene al passato.”