F1

Il giro perfetto di Antonio Giovinazzi a Zandvoort 2021

Zandvoort, 4 settembre 2021.

Sono giorni difficili per Antonio Giovinazzi: Sauber lo vorrebbe rimpiazzare con Guanyu Zhou, decisione maturata non tanto per i meriti sportivi quanto più per la valigetta da 30 milioni di euro che il cinese porterebbe con il suo approdo. La pressione sul pilota di Martina Franca è altissima: le prossime gare decideranno la sua carriera.

L’hashtag #KeepGio e il sostegno social

Sui social GPKingdom si espone, assieme alla pagina Instagram “Chiedete Scusa a Giovinazzi”, lanciando l’hashtag #KeepGio, volto proprio a dare sostegno al pilota pugliese, che ben si è comportato nella prima parte del 2021 nonostante un’Alfa Romeo ben lontana dall’essere una vettura competitiva di Formula 1.

L’hashtag esplode finendo in tendenza mondiale, e raggiungendo anche grandi volti dello sport italiano come Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini e Claudio Marchisio: gli occhi sono sul weekend di Zandvoort ora, pista molto tecnica che Antonio ama particolarmente.

Iniziano le qualifiche, gli occhi sono soprattutto su di lui.

Antonio termina il Q1 in quarta posizione, ad un decimo dal primo posto: già dai primi giri “Gio” fa capire di essere particolarmente in forma già. Il suo compagno di squadra, Robert Kubica (che sostituisce Kimi Raikkonen, positivo al Covid), termina le sue qualifiche al diciottesimo posto.

Inizia il Q2, e sembra essere l’ennesima giornata stregata: rientrato ai box, sulla vettura di Antonio non si riesce a togliere la gomma anteriore destra. Bloccata, proprio come a Bottas lo stesso anno a Montecarlo, problema che lo ha costretto al ritiro.
Fortunatamente, il team riesce a smontarla grazie anche a due bandiere rosse causate da Russell e Latifi: Antonio accede al Q3, e già questo sembra essere un grande risultato, viste le prestazioni dell’Alfa Romeo (circa un secondo più lente di vetture come Ferrari e McLaren).

Il giro perfetto nel Q3

Via al Q3.
Il primo giro è buono per Antonio, ma è il secondo e ultimo a sorprendere tutti.

1.09.590. Settimo, miglior risultato per l’Alfa Romeo da Interlagos 2019.
1.7 secondi più veloce del compagno Robert Kubica (non un pilota qualsiasi), 8 decimi più veloce di un qualificatore come George Russell (anche lui con prestazioni di vettura molto simili), soltanto una manciata di millesimi dietro alle Ferrari di Leclerc e Sainz, ad un solo decimo dalla seconda fila.

Dati che fanno capire la grandezza del giro di Antonio, che a fine qualifica scatena tutta la sua gioia in un team radio: nonistante le pressioni esterne, il pilota italiano ha messo a segno un capolavoro, che la stessa Ferrari riconosce, congratulandosi pubblicamente.

Ancora sfortuna in gara

La gara non porterà punti, a causa di una foratura simile a quella avuta da Russell in Bahrain, nel 2020: la sfortuna è una costante nel 2021 di Antonio, ma nemmeno questa ha permesso di rovinare la bellezza di quel settimo posto a Zandvoort.

Foto: X.com

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