Incredulità, stupore, storia e leggenda si mescolano nei giorni del debutto di Lewis Hamilton in Ferrari tra Maranello e il Circuito di Fiorano.
All’alba, il suono ritmato delle gocce di pioggia riempie il silenzio delle prime luci del mattino, un silenzio che ha il sapore di una fremente attesa – un silenzio che poche ore dopo verrà interrotto dal rombo del motore della SF-23 sulla pista della Scuderia Ferrari nel piccolo paese del modenese.
È il 22 gennaio nell’anno della 75° edizione del campionato di Formula 1; una stagione che parte con tutti i presupposti per tenere incollati gli appassionati allo schermo della TV con la pelle d’oca. Come previsto, l’eco del motore della monoposto fabbricata dal Cavallino Rampante si diffonde nello spazio circostante, il quale si scontra però con il paradossale silenzio dei Tifosi, testimoni increduli di una delle pagine più importanti della storia della Scuderia Ferrari: il debutto in pista di Lewis Hamilton come pilota ufficiale della Rossa di Maranello, atteso per un intero anno e a breve, una realtà da poter vivere weekend dopo weekend.
Sulla pista esclusiva della squadra italiana, la storia viene da sempre scandita dalla melodia composta dalle vetture contraddistinte dallo stemma del Cavallino Rampante e del tipico rosso e, come da tradizione, anche nel 2025, il suono dei motori fa da sfondo al prologo di un nuovo leggendario racconto per la Scuderia, la colonna sonora che accompagna l’ingresso di Lewis Hamilton nella storia della squadra italiana, un arrivo che ha fermato l’orologio della Formula 1 aumentando l’attesa per una stagione, ancor prima che la precedente potesse prendere il via, un annuncio che ha sconvolto in primis i Ferraristi e in seguito, il resto del mondo, l’entrata di uno tra i più grandi di tutti i tempi e che, forse, permette ad un cerchio di chiudersi.
20 gennaio 2025: l’arrivo a Maranello del Re
Un completo elegante, un doppiopetto nero, è l’abbigliamento scelto dal sette volte iridato per il suo primo giorno ufficiale di lavoro in questa stagione, avvenuto lunedì scorso, una scelta che rispecchia l’eleganza e l’inappuntabile scelta vestiaria del Sir, a cui siamo ormai abituati ed è in questa tenuta che si fa ritrarre al fianco di una F40 e davanti alla casa di Enzo Ferrari, nella piazza dedicata a Michael Schumacher, all’interno del circuito di Fiorano, accompagnando all’immagine, che unisce storia, passione e leggenda, le prime parole in italiano dedicate a questo nuovo capitolo: “Una parte di me ha sempre custodito il sogno di guidare in rosso. Non potrei essere più felice di realizzare quel sogno”.
Uno scatto, quello realizzato dal famoso fotografo Andre D. Wagner, che raffigura il Re concentrato e circondato da un’aura potente, un’immagine che non perde tempo ad entrare nella storia del motorsport, una fotografia capace di racchiudere l’aura di una Leggenda.
Le prime ore di Lewis Hamilton in Italia hanno portato in visibilio l’intera Nazione con numerosi post pubblicati dai Tifosi sulle principali piattaforme di social network, tra l’incredulità e una presa di conoscenza che inizia a prendere forma attendendo quel momento durante cui si vedrà finalmente il campione vestire i colori della Scuderia Ferrari in pista. Alle 20:34 del martedì sera, un’immagine anticipa le aspettative, oltre all’entusiasmo dei più appassionati ed è quella del primo scatto di Lewis Hamilton vestendo l’iconica tuta rossa. Un’altra immagine che si posiziona tra storia e leggenda, tra passione e poesia, generando quel rispettoso silenzio che anticipa la melodia delle monoposto.
Si accende il set – Ci siamo, tutto è pronto. Mancano meno di ventiquattro ore all’azione.
Due giorni dopo, finalmente il debutto in pista
Il mercoledì mattina, sotto un cielo che ricorda quello tipico di casa sua, Lewis Hamilton, con uno sguardo concentrato ma carico di parole sottintese, accede nel garage del Circuito di Fiorano accompagnato da una vibrazione che lo scuote fin dentro le ossa, il brivido della sfida e del cambiamento scorre lungo la schiena del pilota, entrambi elementi necessari nella carriera di un pilota di Formula 1, ancor di più nella vita.
Il britannico conosce quella vibrazione, ha imparato a gestirla, ad utilizzarla e a trasformarla in energia per ricercare i segreti che la sua professione richiede, in quella capacità in grado di scoprire le informazioni nascoste all’interno della monoposto: la competenza indispensabile che l’ha portato a scrivere il proprio nome tra i più grandi del motorsport, affiancando quello di Michael Schumacher, con cui oltre ai sette titoli mondiali, condivide un passato in Mercedes e adesso, il capitolo in Ferrari, un ultimo pezzo del puzzle per consolidare il suo posto.
Entrando nell’abitacolo della SF-23, con indosso un casco Giallo Modena, colore originale della storica scuderia e lo scudetto raffigurante il Cavallino Rampante oltre che il suo logo e il numero che l’ha accompagnato sin dagli inizi della sua carriera nei kart, il 44 – l’iridato si prende qualche secondo per assaporare il momento ed imprimere nella sua mente ogni istante di questa giornata che segna l’inizio ufficiale di una nuova era della sua vita.
Non c’è spazio alle incertezze e ai dubbi che hanno occupato la mente del pilota negli anni passati, adesso è il momento di prendere in mano la penna e scrivere il finale della propria storia con successo, come è sempre stato capace di fare Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1.
Poi, ecco: innesta la prima marcia ed ecco che, il Re inizia a correre sul suo cavallo come un lampo Rosso nella nebbia modenese. Ogni incredulità viene spazzata via: un casco emerge e il numero del pilota riportato sulla monoposto fabbricata a Maranello cancella ogni pensiero di incredulità ancora rimasto. Giro dopo giro, ascolta il rombo del motore prevedendo i punti di staccata e quelli di corda, imparando a conoscere la monoposto e il tracciato dove altri Grandi, che ha sempre rispettato e ammirato, hanno corso prima di lui entrando a far parte ufficialmente della storia della Scuderia Ferrari.
“That’s for all the kids out there who dream the impossible”.
Foto: Scuderia Ferrari HP, Lewis Hamilton, Formula 1.