Sul tema steward in direzione gara, il team principal Red Bull risponde a Zak Brown, difendendo Verstappen e il team. Qui le parole di Horner su Herbert
Il tema steward in F1 ha creato non pochi disordini nel circus. Dopo le dichiarazioni più che rigide di Zak Brown la settimana scorsa nei riguardi del massimo organo, FIA, a rispondergli è stato forse il suo peggior “nemico” (sportivamente parlando, ovviamente): Christian Horner. L’inglese di Red Bull ha risposto al connazionale di Woking e, seppur non in maniera esplicita e in modo non del tutto pertinente alla critica mossa dal collega, ha preferito concentrarsi sulla decisione presa da Ben-Sulayem di estromettere Johnny Herbert dal ruolo di giudice in direzione gara.

Johnny, ex pilota nonché uno dei pochi così in direzione negli ultimi anni in F1, ha lasciato qualche giorno fa il mondo degli steward nella FIA a causa del rapporto incrinatosi probabilmente con Ben-Sulayem (o con un altro attore non nominato). I motivi non sono mai stati resi noti, così come l'”eliminazione” del leggendario direttore di gara Niels Wittich, dimessosi clamorosamente a stagione in corso (prima di Las Vegas), rimpiazzato dal totalmente diverso giudice di gara Rui Marques.
Red Bull ha spinto per l’addio di Herbert? Horner chiarisce
Tuttavia, Johnny Herbert in questi anni non è stato impegnato solamente in direzione gara, ma anche come semplice opinionista per conto del canale ufficiale della F1. Come riportato dalla testata olandese GPblog.com, a chiedere le dimissioni di Herbert, in seguito forse a dichiarazioni spinose o a decisioni errate come steward, sarebbe stata proprio Red Bull: “La doppia funzione di Herbert aveva creato malcontento tra vari team di F1, con almeno due squadre che avevano presentato una protesta ufficiale alla FIA, tra cui la Red Bull”.

Parole molto forti che però non sono affatto casuali, almeno per la stampa olandese, che ha riportato frequentemente il malcontento e i disguidi tra Max Verstappen e proprio Herbert negli ultimi mesi del 2024, con l’opinionista che spesso ha colpito duramente il campione di Red Bull. Altra coincidenza fa sì che fosse proprio Herbert uno degli steward nello scorso GP del Messico, quando Max fu penalizzato come non mai nella sua carriera in F1, con addirittura 20 secondi di penalità accumulati.
Christian Horner ha dunque così commentato: “Johnny è ampiamente rispettato e ha apportato al suo ruolo un’esperienza e una competenza inestimabili. Tuttavia, dopo averne discusso, è stato deciso di comune accordo che le sue funzioni di commissario FIA e quelle di opinionista per i media fossero incompatibili“.
Poi l’inglese ha concluso: “Innanzitutto, non c’entra assolutamente nulla con Max, ma è la decisione giusta. Inoltre, non si possono avere steward che lavorano con i media, non esiste in nessun’altra forma di sport professionistico. È del tutto inappropriato“. Parole che certamente faranno discutere ancora e che rischiano di creare ulteriore scompiglio nel circus.
Foto: FIA.com, Oracle Red Bull Racing