Gara 1 E-Prix Jeddah, hat-trick per Maximilian Gunther, sorpasso decisivo all’ultima chicane!

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Rimane senza energia all’ultima chicane Oliver Rowland, ne approfitta così Gunther. Chiude il podio un sontuoso Taylor Barnard.

Finale al cardiopalma per la prima gara della Formula E sul circuito di Jeddah! Vince Maximilian Gunther, dopo la pole position di questo pomeriggio, con un sorpasso all’ultima chicane sulla Nissan di Oliver Rowland, rimasta senza energia dopo una gara praticamente perfetta.

In terza posizione, troviamo il giovane rookie della NEOM Mclaren Taylor Barnard, al secondo podio della stagione dopo il primo conquistato nel round inaugurale a San Paolo. Una gara davvero sontuosa per il pilota inglese, con una gestione perfetta dell’energia, che gli ha permesso di sopravanzare Nyck De Vries nelle fasi finali della gara.

Chiude in quinta posizione la Maserati di Jake Hughes, dopo aver occupato a lungo la seconda posizione, davanti all’altra DS Penske di Jean-Eric Vergne, a Edo Mortara, che porta così la seconda Mahindra a punti nonostante la partenza dall’ultima casella della griglia, a Sam Bird, ad uno stoico Antonio Felix Da Costa, che ha corso tutta la gara con l’alettone posteriore danneggiato, e a Stoffel Vandoorne.

Nella classifica generale, Oliver Rowland sale in prima posizione con 43 punti, superando Antonio Felix Da Costa a quota 39. Subito alle loro spalle, troviamo il vincitore di oggi Maximilian Gunther, con 37 punti, e la sorpresa Taylor Barnard con 30. In difficoltà il campione del mondo in carica Pascal Wehrlein, fermo a quota 21 punti, dopo la quindicesima posizione finale della gara di oggi.

Rimpianti per Oliver Rowland, autore di una gara 1 E-Prix Jeddah pressochè perfetta, persa a poche centinaia di metri dal traguardo.
Rimpianti per Oliver Rowland, autore di una gara pressochè perfetta, persa a poche centinaia di metri dal traguardo.

Gara 1 E-Prix Jeddah: la cronaca

Siamo arrivati alla prima gara sul circuito cittadino di Jeddah, evento storico per la Formula E, in quanto ci sarà il ritorno del pit-boost, ovvero una funzione introdotta a metà gara che fornisce un incremento energetico del 10% attraverso una ricarica rapida di 30 secondi nella corsia dei box, e ogni pilota dovrà effettuare il pit-stop all’interno di una finestra di giri prestabilita.

Nella sessione di qualifiche di questo pomeriggio, la pole position è stata conquistata da Maximilian Gunther, la prima al volante della DS Penske, davanti al connazionale Pascal Wehrlein, a comporre una prima fila tutta tedesca. In seconda fila, troviamo il vincitore dell’ultimo E-Prix in Messico, Oliver Rowland, e la sorpresa Taylor Barnard, velocissimo sin dalle FP1, sfruttando anche l’esperienza sul tracciato accumulata con la Formula 2 nella stagione 2024.

Soltanto tredicesimo il leader del Mondiale Antonio Felix Da Costa, costretto ad una gara di rimonta per difendere la prima posizione. In fondo allo schieramento, troviamo la Mahindra di Edoardo Mortara, che non ha preso parte alle qualifiche a causa di problemi alla batteria, e le due ABT Lola di Zane Maloney e Lucas Di Grassi, penalizzate per la sostituzione della powertrain.

Partirà in fondo allo schieramento Zane Maloney, a causa della sostituzione della powertrain Lola.

Si spengono i semafori: parte benissimo Maximilian Gunther, che va subito a chiudere su Pascal Wehrlein. Ne approfittano Oliver Rowland e Taylor Barnard, che salgono in seconda e terza posizione. Subito alle loro spalle, Evans tampona proprio il campione del mondo in carica: sulla Jaguar del pilota neozelandese si stacca il copriruota, mentre Wehrlein riporta una foratura alla posteriore destra, ed è costretto al pit stop.

Dietro, finisce in testacoda la NEOM Mclaren di Sam Bird, mentre Nico Muller tampona violentemente la Porsche di Antonio Felix Da Costa ed è costretto al ritiro, mentre la Porsche del leader del Mondiale perde una bandella dell’ala posteriore.

Nel corso del quarto giro, Maximilian Gunther incrementa il proprio vantaggio a circa 2 secondi su Oliver Rowland. Chiude il podio virtuale Taylor Barnard, che si sta difendendo dagli attacchi di un arrembante Nyck De Vries. Chiudono la top ten Hughes, Vergne, Ticktum, Cassidy, Evans, nonostante gli ingenti danni sulla sua Jaguar, e Da Costa. È costretto a rientrare ai box Mitch Evans per la sostituzione dell’ala posteriore, gara compromessa per lui.

All’inizio dell’ottavo giro, entra in pista la Safety Car, a causa dei numerosi detriti presenti in pista dopo i contatti avvenuti nel corso del primo giro. Nel frattempo, cinque secondi di penalità per Mitch Evans, colpevole del contatto con Pascal Wehrlein.

Foratura per Pascal Wehrlein a causa di un contatto con Mitch Evans: pit-stop e gara tutta da ricostruire.

Dopo solo un giro alle spalle della vettura di sicurezza, riparte la gara. Nel giro successivo, Nyck De Vries passa Barnard in curva 13, ma il pilota inglese tampona leggermente la Mahindra; ne approfitta Hughes, che sale in quarta posizione. Nel frattempo, drive through per la Nissan di Norman Nato, a causa di un’infrazione tecnica.

Jake Dennis è il primo pilota a prendere l’Attack Mode: 4 minuti per il pilota inglese della Andretti, che si trova in decima posizione alle spalle di Cassidy. Nel frattempo, nel quattordicesimo giro, arrivano i primi Pit Boost della storia della Formula E: entrano in pit lane la Maserati di Jake Hughes, la NEOM Mclaren di Taylor Barnard e la Porsche di Antonio Felix Da Costa. Ora, questi piloti hanno un plus di energia del 10%.

Nel frattempo, Rowland prende il primo Attack Mode della gara, e ne approfitta per sopravanzare la DS Penske di Maximilian Gunther in testa alla gara. Nel corso del sedicesimo giro, entrano in pit lane Maximilian Gunther e Nyck De Vries: la Mahindra riesce a sopravanzare in pit lane la DS Penske, ed entrambi rientrano in pista alle spalle di Hughes e Barnard, e davanti a Da Costa.

Primi Pit Boost della storia della Formula E: il più svantaggiato è stato Maximilian Gunther, sceso in settima posizione.

Nel giro successivo, tocca a Oliver Rowland, che rientra in pista con oltre 2 secondi di vantaggio sulla Maserati di Jake Hughes, in prima posizione virtuale. Ora, in classifica, dopo gli ultimi Pit Boost, troviamo in prima posizione proprio il pilota inglese della Nissan, davanti alla Maserati di Jake Hughes e alla NEOM Mclaren di Taylor Barnard. In quarta posizione, troviamo la Mahindra di Nyck De Vries, che ha preso l’Attack Mode, davanti a Vergne e Da Costa, mentre è sprofondato settimo il poleman Gunther.

Nel corso del ventunesimo giro, sfruttando l’energia aggiuntiva dell’Attack Mode, Nyck De Vries passa sia Barnard sia Hughes, e si lancia alla rincorsa della Nissan di Oliver Rowland, che nel frattempo ha accumulato oltre 4 secondi di margine. Risale la classifica anche Maximilian Gunther, ora terzo, anche lui sfruttando l’Attack Mode.

Nel corso del giro 25 su 31, Taylor Barnard passa all’interno di curva 1 Jake Hughes e sale in quarta posizione. Nel frattempo, davanti a lui, Nyck De Vries e Maximilian Gunther prendono il secondo e ultimo Attack Mode. Il pilota tedesco della DS svernicia all’esterno De Vries, e si lancia all’inseguimento di Rowland, che prende il suo ultimo Attack Mode, con il margine che si è ridotto a 1.9 secondi.

Grandissima gara fino a questo punto di un ritrovato Nyck De Vries, ora in terza posizione alle spalle di Rowland e Gunther.

Nel frattempo, la Direzione Gara comunica che Oliver Rowland e Nyck De Vries sono sotto investigazione a causa di un’infrazione compiuta in pit lane durante il Pit Boost. Maximilian Gunther si avvicina moltissimo proprio al pilota inglese della Nissan, e prova l’attacco all’esterno, ma non riesce a passare. Alle loro spalle, invece, completa la sua rimonta Taylor Barnard, che sale virtualmente sul podio passando Nyck De Vries.

Inizia l’ultimo giro: Gunther prova l’attacco in curva 1, ma Rowland resiste. Nel frattempo, arriva come un fulmine Taylor Barnard, che si incolla al posteriore della DS Penske. Rimane clamorosamente senza energia all’ultima curva Oliver Rowland, che non riesce così a difendersi dall’ultimo attacco di Maximilian Gunther. Vince così dalla pole position il pilota tedesco, alla sua terza gara con il team americano!

FOTO: ABB FIA Formula E, DS Penske, Mahindra Racing.

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