Spettacolare Gara 2 a Jeddah: Rowland riscatta la beffa di ieri, e vince davanti a Barnard e Hughes
Dopo la beffa subita all’ultima chicane in gara 1, Oliver Rowland conquista la vittoria in Gara 2 a Jeddah, con una gestione perfetta dell’energia e dell’Attack Mode, vero protagonista di oggi. Il pilota inglese della Nissan ha vinto con 5.8 secondi di vantaggio sul poleman Taylor Barnard, che negli ultimi due giri si è difeso strenuamente dagli attacchi dell’arrembante Jake Hughes.
Alle loro spalle, grandissima rimonta dell’Andretti di Jake Dennis, che scattava dalla diciannovesima posizione, mentre è quinto Nick Cassidy, che conquista così i suoi primi 10 punti della stagione dopo un difficilissimo avvio. Completano la zona punti l’altra Maserati di Stoffel Vandoorne, partito dall’ultima casella in griglia, Jean-Eric Vergne, Pascal Wehrlein, Dan Ticktum e Edoardo Mortara.
Per quanto riguarda la classifica generale, Oliver Rowland si porta a 68 punti, con 17 punti di margine sul secondo, che diventa Taylor Barnard, a quota 51. Rimangono fermi Antonio Felix Da Costa e Maximilian Gunther, protagonisti di un contatto nel corso del primo giro, mentre sale in quinta posizione la Maserati di Jake Hughes, a quota 27. Scende in ottava posizione il campione del mondo in carica Pascal Wehrlein, a quota 25 punti, a pari merito con altri due candidati al titolo, Mitch Evans e Jake Dennis.

Gara 2 E-Prix Jeddah: la cronaca
Secondo appuntamento sul circuito di Jeddah, dopo la gara 1 vinta da Maximilian Gunther con un grande sorpasso all’ultima chicane su Oliver Rowland, e caratterizzata dal debutto del Pit Boost, ovvero un pit stop obbligatorio che consente di avere un incremento di energia del 10%. Nella gara di oggi, però, questa nuova funzione non sarà disponibile, e pertanto i piloti avranno a disposizione solo i consueti 8 minuti di Attack Mode.
Dalla prima casella scatterà la NEOM Mclaren di Taylor Barnard, alla prima pole position in carriera. Al suo fianco, troviamo il leader del Mondiale Oliver Rowland, che vuole riscattare il finale deludente della giornata di ieri. In terza posizione doveva esserci Stoffel Vandoorne, ma la sua Maserati è stata squalificata al termine delle qualifiche a causa di un’irregolarità tecnica.
Sale così terzo il suo compagno di squadra Jake Hughes, che sarà affiancato da Antonio Felix Da Costa. Il vincitore di ieri Maximilian Gunther scatterà dalla sesta casella, mentre partiranno più dietro Pascal Wehrlein, tredicesimo, Mitch Evans, quindicesimo, e Nick Cassidy, diciassettesimo.
Parte molto bene Taylor Barnard, che protegge la prima posizione, mentre Rowland si fa sorprendere da Hughes, che sale secondo. Alle loro spalle, contatto tra Da Costa e Gunther, con la DS Penske del vincitore di ieri che arriva lungo in curva 3, e centra in pieno la Porsche del pilota portoghese che finisce in testacoda. Entrambi sono costretti al ritiro.
Nel corso del quarto giro, Vergne attacca Rowland e sale in terza posizione, mentre alle loro spalle Bird in bagarre danneggia la sua ala anteriore, ma riesce comunque a proseguire, seppur perdendo la posizione sulla Cupra Kiro di Ticktum. Alle loro spalle è risalita come un fulmine la ABT Lola di Lucas Di Grassi, che ha usufruito del primo Attack Mode.
Hughes perde posizioni, e scende quinto, mentre Di Grassi risale fino alla seconda posizione, alle spalle di Barnard. Grandissima rimonta del pilota brasiliano, seppur facilitato dalla potenza in più garantita dall’Attack Mode. Nel giro successivo, Rowland attacca Barnard e Di Grassi, e si porta in prima posizione. Nel frattempo, si rivede tra le prime posizioni Wehrlein, che sale terzo grazie all’attivazione dell’Attack Mode.
Nel corso del dodicesimo giro, la Envision di Robin Frijns, anche lui con l’Attack Mode, si porta in prima posizione con un grande doppio sorpasso su Rowland e Barnard alla staccata di curva 1. In questo momento, l’Attack Mode è il protagonista della gara: anche Mitch Evans sale in quarta posizione con il boost, mentre Rowland e Barnard ancora non ne hanno usufruito.
Nel corso del quattordicesimo giro, Rowland rompe gli indugi, e prende il primo Attack Mode: torna subito in testa e prova ad allungare, portando a più di un secondo il vantaggio su Frijns. Nel giro successivo, è il turno di Barnard e Vergne, che rientrano rispettivamente in quarta e sesta posizione.
All’inizio del giro 17, Barnard passa Rowland e prova ad allungare, con ancora due minuti rimanenti di Attack Mode. Nel giro 19, c’è il controsorpasso di Rowland, con la Nissan che torna in prima posizione.
Giro 24/31: risale Jake Dennis, che grazie all’Attack Mode si porta in prima posizione, mentre Rowland e Vergne vanno a prendere il loro secondo e ultimo Attack Mode. Nel frattempo, si ferma ai box la Jaguar di Mitch Evans: weekend disastroso per il pilota neozelandese. Nel giro successivo, anche Barnard va a prendere il suo ultimo Attack Mode: or tutti e tre i piloti di testa sono nelle stesse condizioni fino al termine.
Giro 27/31: doppio sorpasso spettacolare di Taylor Barnard su Dennis e Vergne. Sale in seconda posizione il giovane rookie della NEOM Mclaren, all’inseguimento di Rowland, che ha 1.3 secondi di margine.
Arriviamo al penultimo giro: Hughes con il boost di potenza prova l’attacco su Barnard in curva 1, ma si difende benissimo il pilota inglese della Mclaren. Inizia l’ultimo giro: Rowland ha 3 secondi di vantaggio sulla coppia Barnard e Hughes, mentre subito alle loro spalle Vergne prova ad approfittare. Finisce così la gara, con Rowland che vince davanti a Barnard e Hughes; scivola settimo Vergne, che ha esaurito la batteria nell’ultimo settore.
FOTO: ABB FIA Formula E, Maserati MSG Racing, ABT Lola, NEOM Mclaren, Tag Heuer Porsche, Nismo.