Novità importanti per la gara del Principato: nel 2025, il GP di Monaco sarà a 2 soste obbligatorie, andando dunque a “tagliare” la noia e rispondere alle critiche del 2024
Nel giorno della presentazione delle livree, ecco la grande novità che non ci si aspetta. E riguarda il circus, nel senso più stretto possibile del termine, dato che in ballo c’è il GP di Monaco. L’appuntamento storico nel Principato, un circuito leggendario messo più volte alla graticola per il poco spettacolo offerto e la poca azione in pista, subirà un grossissimo cambiamento nel 2025: la pista monegasca infatti, in occasione del GP in programma nel maggio di quest’anno, vedrà l’obbligo delle 2 soste durante il suo svolgimento.
La notizia non è ancora stata pubblicata, poiché si attende l’ufficialità del SAC (Sporting Advisory Committee) che dia l’ok per il passaggio di documenti alla FIA, a cui chiaramente spetta l’ultima parola. Una scelta che peraltro non è del tutto nuova al massimo organo di giuria: in Qatar infatti, assistemmo nel 2023 all’obbligo di addirittura 3 pit stop, che fu giudicato “un successo” con il risultato di una gara ricca di emozioni e sorpassi.
Monaco come esempio per il 2026? Tutti i pro e i contro
Monaco può dunque diventare un “campione” per la F1 del 2026? Molti fan chiedono, proprio memori del precedente qatariota, una replica di quel format da 2 soste minime, appunto tanto acclamato: ciò porterebbe inevitabilmente più spettacolo, più imprevedibilità nelle gare, maggiori possibilità di errori al muretto (con le strategie) quanto al box stesso (con il pit stop). Pertanto, molta più azione e una percentuale di imprevisti che si alzerebbe rigorosamente.
Tanti però sono i contro, che peraltro sono “difesi” dalla maggioranza dei team, mai pienamente contenti dell’idea di gare a 2 soste. Il lavoro ovviamente aumenterebbe per i meccanici, aumenterebbero le possibilità di danno o errore, e soprattutto si alzerebbe il tasso di “ingiustizia”: nel concreto, un pilota in testa, il quale ha impostato la propria corsa su una sosta, adottando mescole apposite per effettuare quella strategia, si troverebbe di colpo costretto a rivedere i suoi piani, allineandosi così agli altri. In parole più banali, la strategia “folle” di Ferrari a Monza che portò Leclerc al successo nel 2024, sarebbe impossibile vederla se questo format diventasse realtà costante.
Inoltre, anche Pirelli potrebbe non strizzare particolarmente l’occhio a tale riforma, poiché conseguentemente dovrebbe aumentare le proprie spese per fornire più pneumatici alle scuderie. Insomma, un bel groviglio di combinazioni. Staremo a vedere, poiché per il momento l’unico obiettivo imposto è esclusivamente quello di eliminare la noia degli ultimi anni sulle strade del Principato, specialmente quella già adocchiata nella passata stagione. Vedremo se ci riusciranno.
Foto: Scuderia Ferrari HP