Pole della Ferrari nell’Hypercar: Giovinazzi beffa Vanthoor e si prende il primo posto!
Qualifiche 1812km del Qatar 2025: le qualifiche LMGT3
Inizia la prima sessione dedicata alle LMGT3… e subito saltano all’occhio i nuovi pannelli virtuali: se l’anno scorso avevamo 3 pallini che indicavano se la vettura fosse a podio e in che posizione, quest’anno potremo sapere la posizione esatta, come procede il rifornimento, il cambio gomme o quanto ha impiegato una sosta.
Iniziano i giri e il primo riferimento cronometrico è di 1st Phrom, che segna un 2:00. Tuttavia, il tempo viene rapidamente battuto da Leung, che porta la sua McLaren #95 in testa con un 1:55.508.
I tempi continuano a scendere e, a meno di dieci secondi dalla bandiera a scacchi, Stefano Gattuso porta la sua Ford #88 in Hyperpole con un giro eccezionale.
Fuori dalla seconda sessione entrambe le Porsche, mentre per Mercedes è notte fonda, con le sue vetture relegate in ultima e penultima posizione. Non riescono a passare il taglio neanche l’Aston Martin #10, la Corvette #33, la BMW #31 e la Ford #77.
Al contrario, accedono alla Hyperpole entrambe le Ferrari, entrambe le Lexus e entrambe le McLaren, insieme alla BMW #46, all’Aston Martin di THOR #27, alla Corvette #81 e alla Ford #88.

Qualifiche 1812km del Qatar 2025: l’Hyperpole LMGT3
Si passa alla Hyperpole: solo 10 minuti, solo 10 piloti in pista.
Tra i protagonisti spicca Valentino Rossi, che approfitta della nuova regola che consente anche ai piloti Silver di prendere parte alla sessione di qualifica. Per la prima volta, il Dottore può dunque scendere in pista nella fase decisiva prima della gara.
Anche quest’anno il tema track limits è al centro delle discussioni. Dopo alcuni tempi cancellati in qualifica, anche la Hyperpole, nonostante il minor numero di vetture in pista, vede diversi crono invalidati per violazioni dei limiti di pista.
Testacoda per la Lexus #78, ma nessun problema per la vettura, che riesce a ripartire immediatamente senza danni.
Nel frattempo, Gelael è protagonista di un giro straordinario, ma un errore compromette tutto: sfrutta troppo la pista, colpisce un cartellone e vede il suo tempo cancellato per track limits.
Nonostante gli imprevisti, la Hyperpole si chiude come l’anno scorso: 1-2 McLaren, con le vetture di United Autosport che monopolizzano la prima fila per la gara di domani.
Alle loro spalle, Lexus #78, seguita dalle due Ferrari #54 e #21, poi l’altra Lexus #87, l’Aston Martin di THOR #27 e la BMW M4 LMGT3 EVO di Valentino Rossi a chiudere il gruppo dei migliori.

Qualifiche 1812km del Qatar 2025: le qualifiche Hypercar
La pit lane si anima: i team riportano le LMGT3 nei garage e lasciano spazio alle Hypercar, pronte a darsi battaglia.
Nei primi minuti, la Peugeot #94 si porta in testa, seguita dalla Toyota #7 e dall’altra Peugeot #93. Ma nel giro di pochi istanti, i tempi si abbassano drasticamente: dal 1:46 iniziale si scende fino a 1:39, grazie a due giri straordinari delle Ferrari ufficiali, con Giovinazzi che precede Fuoco.
La prima posizione cambia continuamente, con i tempi che si abbassano a ogni giro.
Dall’1-2 Ferrari, si passa rapidamente a una tripletta del Cavallino, ma nel giro di pochi istanti la situazione si stravolge ancora: Frijns porta la #20 in testa, seguito da Lynn sulla Hertz Team Jota #12 e da Dries Vanthoor sulla BMW #15.
Si arriva all’ultimo tentativo, quello decisivo per stabilire chi accederà alla Hyperpole e chi si fermerà qui. A passare il turno sono le tre Ferrari, entrambe le Cadillac, entrambe le BMW, la Toyota #7, la Peugeot #93 e l’Alpine #35. È crisi nera per Porsche, che dopo il dominio indiscusso della scorsa stagione non porta nessuna vettura in Hyperpole. Disastro anche per la Toyota #8, che partirà ultima a causa di due errori di Brandon Hartley.

Qualifiche 1812km del Qatar 2025: l’Hyperpole Hypercar
Si passa all’ultima sessione della giornata. Come da tradizione, la prima metà è dedicata alla preparazione, con i piloti che si concentrano sulla messa in temperatura delle gomme. La sessione è intensa e frenetica: Fuoco commette un errore e finisce fuori pista, ma si riprende prontamente, conquistando la seconda posizione a soli 2 decimi da Vanthoor, che mantiene la pole provvisoria. Nel finale, durante gli ultimi tentativi, Giovinazzi rimane costantemente sotto il tempo di Vanthoor, migliorando di 30-20 millesimi nel giro finale e riuscendo a piazzare la #51 in pole position!
L’ingegnere di Antonio Giovinazzi gli comunica subito il risultato: “Hai fatto track limits in questo giro?”
Alla risposta negativa di Giovi, l’ingegnere ribatte con un sorriso: “Allora temo sia pole position!”
Foto: WEC, Ferrari Hypercar, W Racing Team