Il direttore tecnico di Red Bull Pierre Waché accusa Ferrari e McLaren dopo i test del Bahrain. E le accuse rivolte sono pesantissime…
Nemmeno si comincia, e già scoppia un caso nel paddock. Terminata oggi la tre giorni di test in Bahrain, i team pare già abbiano archiviato l’esperienza pre-stagionale, e vedono le proprie attenzioni rivolte al primo appuntamento della stagione 2025, in programma tra due settimane a Melbourne. Tuttavia, malgrado i valori si conoscano ancora ben poco, è già tempo di frecciate e polemiche, soprattutto in casa Red Bull.
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Dopo le dichiarazioni odierne di Max Verstappen infatti, a parlare è stato il direttore tecnico (nonché a capo dell’aerodinamica di Milton Keynes) Pierre Waché. Il francese, uno dei bracci destri più fedeli di Helmut Marko e Christian Horner, ha acquisito ancora più poteri al momento dell’addio di Adrian Newey, passato alla corte di Lawrence Stroll in Aston Martin. Il direttore tecnico ha dunque, nella giornata di oggi, sfornato un durissimo attacco nei riguardi di Ferrari e McLaren che, a detta sua, starebbero già “violando” in qualche modo il regolamento.
Le accuse di Waché e il caso di Baku
Il francese ha parlato così: “Penso che la Ferrari e la McLaren stiano ancora usando il mini-DRS. Sarà un argomento di dibattito, ma è piuttosto visibile“. Ma cos’è davvero il tanto acclamato mini-DRS? La polemica ha un importante precedente che risale alla stagione 2024, quando nel GP di Baku, in Azerbaijan, Ferrari e altri team denunciarono il comportamento “sospetto” dell’ala posteriore della McLaren, che giunse per di più a quel successo con Oscar Piastri.
In quella circostanza la flessibilità evidente dell’ala posteriore forniva chiaramente a McLaren più velocità sul dritto, andando così di fatto a prender la denominazione di mini-DRS. Da quel momento però, FIA rese chiaro che ciò non dovesse più verificarsi, in quanto fu ristretto il margine di flessibilità dell’ala. E nel frattempo la polemica riemerge, con Red Bull ad accusare Ferrari e McLaren. Sperando si trovi una quadra.
Foto: Oracle Red Bull Racing, McLaren