Ferrari, l’analisi dei test in Bahrein: cauto ottimismo, lavoro sul bilanciamento della SF-25

di Alessio Evangelista

La tre giorni di test in Bahrein ci ha regalato una SF-25 nata bene sul giro secco e con qualche problema di bilanciamento sul passo gara.

La tre giorni di test F1 in Bahrein si è conclusa con i team che, adesso, dovranno lavorare in vista dell’Australia con gli innumerevoli dati raccolti nelle varie sessioni. Le condizioni climatiche atipiche non hanno di certo favorito una continuità di rendimento ma i valori in campo cominciano a delinearsi, quantomeno per la prima parte di una stagione che si preannuncia molto tirata e spettacolare.

Ferrari, l’analisi dei test in Bahrein: cauto ottimismo, lavoro sul bilanciamento della SF-25

E la Ferrari? La SF-25 di Lewis Hamilton e Charles Leclerc non si è mai accesa del tutto nella tre giorni di test ma ha regalato sprazzi importanti per valutare il comportamento della vettura. Rispetto a quanto visto nella precedente creatura, la nuova monoposto di Maranello sembra aver fatto quell’upgrade importante sul giro secco che, nello scorso campionato, rappresentava un problema per quanto concerne la messa in temperatura della mescola più morbida.

Analizzando i vari frame delle simulazioni di passo gara, invece, la Ferrari è apparsa piuttosto instabile nel retrotreno con un accenno di sovrasterzo nella parte finale del circuito di Sakhir, almeno nella prima giornata. La sensazione, dunque, è che la Rossa debba affinare il proprio set-up nelle simulazione di passo gara ed un lavoro di bilanciamento della vettura (con l’aiuto del simulatore) verrà fatto, in vista del primo appuntamento stagionale.

Entrando nel dettaglio della simulazione di passo gara, dunque, nel primo stint la differenza che intercorre tra la McLaren e i top team è abbastanza leggera con Lando Norris in grado di guadagnare poco sui piloti di Ferrari, Mercedes e Red Bull. Approccio più cautelativo, in particolare, da parte di Charles Leclerc che ha permesso al monegasco di avere un progressione importante nella simulazione effettuata durante la sessione pomeridiana del secondo giorno.

Un capitolo a parte, inoltre, merita anche il degrado che, negli ultimi giri delle varie simulazioni, ha caratterizzato un po’ l’andamento di tutti i team. Analizzando le telemetrie la McLaren è apparsa più guidabile e veloce nei tratti guidati, rispetto alla SF-25, con con un guadagno medio di 3-5 Km/h nei confronti di Leclerc ed Hamilton. Merito, dunque, di una vettura caratterizzata da un retrotreno stabile che ha permesso a Lando Norris di avere un degrado negativo nella simulazione del secondo giorno, unico pilota nel Circus.

Piccolezze che, però, in una stagione che si preannuncia molto equilibrata possono fare la differenza in ogni circuito. La Ferrari, però, può contare su un maggior rendimento nelle zone con alto carico aerodinamico, merito di un set-up più rigido messo in campo in questa settimana. Se nel primo stint la McLaren guadagnava poco nei confronti della Rossa è nel secondo che la vettura Papaya ha aperto la forbice con la SF-25 in modo sostanziale.

Ferrari, l'analisi dei test in Bahrein: cauto ottimismo, lavoro sul bilanciamento della SF-25
Ferrari, l’analisi dei test in Bahrein: cauto ottimismo, lavoro sul bilanciamento della SF-25

La vettura di Leclerc, con il serbatoio più scarico, pattina maggiormente nelle curve più lente del circuito, portando le gomme fuori dalla finestra ideale di utilizzo, tant’é che nell’arco dell’intera Curva 1 il monegasco ha lasciato ben 15 Km/h a Norris. Il set-up più rigido, inoltre, compromette anche la velocità in uscita di curva dove la Ferrari risulta essere una delle vetture più lente in questo campo.

Nel lavoro pomeridiano effettuato da Lewis Hamilton, nella giornata di ieri, le attenzioni della Rossa si sono concentrate proprio in questi campi a cominciare dalla velocità di ingresso e di uscita nelle curve lente oltre alla valutazione del comportamento della SF-25 e del suo retrotreno.

Il cauto ottimismo di Lewis Hamilton si scontra leggermente con il realismo di Charles Leclerc: entrambi hanno indicato la McLaren come vettura da battere ma secondo l’inglese la differenza con la Ferrari è minima; il monegasco, da par suo, ha preferito volare basso viste le condizioni atipiche della pista con temperature piuttosto fredde ed una pioggia leggera che ha caratterizzato una piccola parte della seconda giornata di test.

In sostanza, la SF-25 è una monoposto rivoluzionaria, nei suoi concetti, rispetto agli altri top-team. I problemi legati al giro secco sembrano essere superati mentre sul passo gara sarà fondamentale trovare un bilanciamento che possa permettere ai due piloti di lottare ad armi pari con una McLaren che, al momento, sembra essere leggermente avanti.

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