F1

Una Ferrari troppo brutta per essere vera: l’analisi della gara di Melbourne e le previsioni per Shanghai

di Alessio Evangelista

Le condizioni atipiche ed una serie di errori hanno regalato alla Ferrari un primo weekend di stagione difficile ma si torna subito in pista in Cina.

La Ferrari si è fermata alla seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Australia. Il passo gara e la simulazione di qualifica, messa in mostra soprattutto da Charles Leclerc, avevano illuso il pubblico ferrarista e gli stessi piloti. Il weekend australiano, però, ha raccontato altro mostrando delle fragilità importanti, sia dal punto di vista tecnico e gestionale.

Una Ferrari troppo brutta per essere vera: l'analisi della gara di Melbourne e le previsioni per Shanghai
Una Ferrari troppo brutta per essere vera: l’analisi della gara di Melbourne e le previsioni per Shanghai

E’ solo la prima di ventiquattro gare di una stagione che si preannuncia combattuta ma l’inizio non è stato certamente dei migliori. La sensazione la si è avuta nella terza sessione di libere quando, a causa dei cambiamenti climatici, la SF-25 non è riuscita a comportarsi come nelle FP2 e nelle successive qualifiche, in particolar modo nel Q3, quando entrambi i piloti non sono riusciti a migliorare il proprio tempo passando da gomma usata a nuova.

Nel team c’erano speranze per la gara e per una possibile rimonta di Leclerc ed Hamilton ma così non è stato, anzi. L’ottavo posto del monegasco e la decima posizione del britannico hanno fruttato alla Scuderia di Maranello soltanto 5 punti, un bottino troppo magro rispetto a quelle che erano le attese.

Al netto degli errori tecnici, quali la decisione di alzare la vettura per una possibile squalifica e la sensibilità della vettura ai piccoli cambiamenti climatici, vanno aggiunti anche quelli gestionali che, col senno di poi, avrebbero permesso ai due piloti in rosso di chiudere in posizioni più alte. La scelta di non rientrare nel momento in cui la pioggia stava aumentando in maniera considerevole ha vanificato una possibile top-5 di almeno uno dei due piloti ma in questo caso va fatto un discorso differente.

Come si può notare dai team radio, infatti, Leclerc ha scelto di sua spontanea volontà di non rientrare cercando un azzardo che, però, non ha pagato ed ha costretto il monegasco a chiudere in ottava posizione. Discorso leggermente diverso per Hamilton, il quale era stato rassicurato dal suo ingegnere Adami che la pioggia durasse pochissimo e, soprattutto, che fosse leggera e non pesante. Per un istante, infatti, il britannico si è trovato in prima posizione, salvo poi essere superato da Norris e relegato al decimo posto con il sorpasso di Piastri.

Lewis Hamilton soltanto decimo nella sua gara d'esordio in Ferrari
Lewis Hamilton soltanto decimo nella sua gara d’esordio in Ferrari

La sensazione comune è che la SF-25 non può essere questa e che i sette decimi visti in qualifica, presi da McLaren, non siano veritieri. Sono tante le cose da correggere e su cui lavorare e la possibilità arriverà subito visto che tra una settimana si tornerà in pista, appuntamento a Shanghai. La McLaren è avanti rispetto alla concorrenza ma la Ferrari non può essere quella vista nel sabato e nella domenica di Melbourne.

Il potenziale c’è e lo testimonia il fatto che entrambi i piloti tendano a ribadire questo concetto in ogni intervista, compreso lo stesso Vasseur. La sensibilità ai cambiamenti climatici ed una specifica finestra di utilizzo degli pneumatici, soprattutto in qualifica, va assolutamente migliorata al pari del lavoro sulla nuova tipologia di sospensione anteriore, completamente diversa rispetto alla SF-24.

Tra una settimana, come detto, si tornerà di nuovo in pista in un tracciato che presenta caratteristiche completamente diverse rispetto a quello di Melbourne. Nella scorsa stagione le due Ferrari arrivarono in quarta e quinta posizione accusando un distacco vicino al mezzo minuto da Max Verstappen. Il weekend di Melbourne è già alle spalle cosi come la prestazione globale, il vero banco di prova per la Rossa, adesso, è la Cina.

Foto: Scuderia Ferrari Gallery

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