L’ottima usura gomme McLaren vista in Australia ha sollevato qualche dubbio nel paddock: ne hanno parlato Christian Horner e Toto Wolff
Il dominio della McLaren nel GP di Australia è passato anche dalle gomme. Lando Norris e Oscar Piastri, infatti, sono sembrati a loro agio in ogni momento di vita degli pneumatici e con ogni mescola, inanellando tempi costanti sui giri senza subire troppo il degrado e distanziando gli avversari alle loro spalle, che al contrario hanno avuto a che fare con qualche grattacapo legato all’usura. E non hanno tardato a mettere la pulce nell’orecchio al paddock.

Il primo è stato il team principal Red Bull Christian Horner. Il suo top driver Max Verstappen, infatti, ha cercato di stare al passo delle due McLaren nelle fasi iniziali della gara, ma alcuni problemi di degrado gomme sulle intermedie lo hanno portato a perdere la coda di Norris e Piastri.
Se fino al giro 17, infatti, il pilota olandese era riuscito a mettersi a sandwich tra le due McLaren e ad occupare un’ottima seconda posizione, dopo la breve escursione fuori pista è rientrato alle spalle di Piastri e ha perso 14 secondi in 10 giri: un’enormità.

Le diverse safety car e l’errore di Piastri gli hanno permesso di riportarsi in seconda posizione, mentre con la mescola di vantaggio nel finale ha cercato di insidiare Norris per la vittoria, senza però riuscire nell’impresa. Nonostante un secondo posto probabilmente insperato alla vigilia, Red Bull sa che il gap che li separa da McLaren è più ampio di quanto indicato dai risultati.
“La McLaren è una vettura ben bilanciata, mentre noi eravamo un po’ troppo pesanti sulle gomme, soprattutto nell’ultimo settore – ha spiegato Horner a Motorsport Week, concentrandosi poi sullo strano punto di forza della McLaren, che sembra poter mettere le gomme in temperatura in maniera pressoché immediata senza soffrire troppo degrado. “Di solito, una delle due cose arriva alle spese dell’altra, mentre loro su questo circuito sembravano aver trovato la chiave. La loro macchina è molto dolce sulle gomme”.

Anche Toto Wolff, team principal Mercedes, si è unito alle parole del collega. “Loro vanno ed è impossibile tenerli: sono semplicemente troppo forti nella gestione gomme. Solitamente, spingi al massimo e puoi resistere un giro o due. Se esci dalla finestra di utilizzo, le cuoci. Loro, invece, hanno una finestra talmente ampia che possono spingere come se non ci fosse un domani“.
Anche la stessa McLaren e Andrea Stella hanno parlato dei pregi della MCL39. “Il gap che abbiamo aperto prima delle safety car ha dimostrato che la macchina è competitiva ma anche gentile sulle gomme. Ha raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati durante l’inverno”, si legge nel comunicato post-gara della McLaren.
Foto: F1, McLaren