Ottavo e decimo posto a Melbourne, poi doppia squalifica in Cina: un inizio shock per il team di Maranello. La Ferrari deve ritrovare la retta via
Un inizio drammatico per la scuderia rossa, la quale arrivava al 2025 con le migliori aspettative e si trova adesso con pochissimi punti raccolti: appena 17 in due gare ed una Sprint. La doppia squalifica di oggi è l’emblema di un inizio di stagione molto burrascoso, a seguito di un weekend altrettanto shock, quello in Australia.
La rossa aveva già avuto problemi di altezza da terra nel “Paese dei Canguri” e aveva dovuto cambiare l’assetto in extremis per prevenire una squalifica. Squalifica avvenuta oggi, proprio per questo problema, nel caso di Lewis Hamilton.
Se le prestazioni della SF-25 sono ancora definite come un’incognita, visti i due layout definiti come (sulla carta) sfavorevoli. Tra due settimane si tornerà in pista in Giappone, un altro tracciato che non dovrebbe sorridere alla rossa. Il distacco dalla vetta potrebbe perciò aprirsi ancora di più, mettendo pressione alla stessa Scuderia, che, oltre a pagare dazio sui risultati effettivi, rischierebbe di trovarsi sotto stress nel corso della stagione.
Aspettative troppo alte o inizio troppo brutto per essere vero?
Una macchina nuova al 99%, come dichiarato da Vasseur prima dell’inizio stagionale. Vettura che, con tutta probabilità, dev’essere ancora capita, da piloti e soprattutto ingegneri. L’errore di altezze da terra ripetuto da Melbourne (ma risolto in tempo) a Shanghai ne è la prova concreta.
Dalla Sprint Race alla qualifica la Ferrari era andata a modificare l’assetto, senza però modificare l’altezza da terra e, nel caso di Hamilton, hanno sicuramente pagato. Sulla SF-25, dai test, il focus sembra essere stato proprio il fondo, balza così a mente l’idea che sia una vettura che di per sé usura molto il plank e di conseguenza gli ingegneri devono alzarla da terra, perdendo però in prestazione.
Aspettative alle stelle ad inizio stagione, con una coppia di piloti tra le più forti della storia, come definito dallo stesso Lewis Hamilton, ed una vettura che sarebbe dovuta essere, a rigor di logica, l’evoluzione di un’ottima base: la vettura del 2024 che ha sfiorato il Mondiale Costruttori. Per adesso, nulla di tutto ciò è stato confermato. Ma cosa sta succedendo al team di Vasseur?
Il problema della Scuderia di Maranello che, però, non sembra essere solo rivolto alle prestazioni. Da fuori emerge un caos interno che in questo avvio di stagione ricorda molto il 2022. Strategie sbagliate, errori dei piloti e vettura con un potenziale non ancora sbloccato. Seppur ci troviamo agli albori del 2025, le aspirazioni Mondiale sembrano quasi un utopia per la Ferrari.
Serve una reazione già dalla tappa giapponese, con la rossa che deve scacciare i fantasmi delle “trasferte” asiatiche di cui ha sofferto negli ultimi anni. Proprio a Suzuka la Ferrari dovrebbe portare un primo pacchetto di aggiornamenti, volti a rendere più comprensibile una vettura che al momento sembra molto neutra. Attesa una risposta anche da Leclerc e Hamilton, non perfetti in questo inizio di stagione, soprattutto nel caso del monegasco, da cui ci si aspetta molto di più.
Foto: Scuderia Ferrari HP