Secondo quanto riportato da fonti thailandesi il governo avrebbe raggiunto un accordo con Stefano Domenicali per la realizzazione di un GP Bangkok.
La Thailandia potrebbe presto entrare nel calendario di F1. Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato dell’incontro tra Stefano Domenicali e il primo ministro thailandese circa la possibile realizzazione di un Gran Premio, all’interno della capitale Bangkok, sulla falsa riga di quanto accade a Singapore da quasi vent’anni.
Al termine dello stesso incontro Domenicali aveva espresso parole di fiducia confermando l’interessamento della F1 verso l’Asia e, notizia degli ultimi giorni, sembra che un accordo di massima sia stato trovato. Secondo quanto riportato da Bangkok Post, infatti, i vertici della F1 avrebbero raggiunto un’intesa, con il governo Nazionale, per la realizzazione e lo svolgimento di un Gran Premio, nella capitale Bangkok, a partire dal 2028.
Il progetto del nuovo circuito cittadino ha ricevuto l’approvazione del governo, con il Primo Ministro Paetongtarn Shinawatra in prima linea, mentre il dottor Gongsak Yodmani, ha confermato che l’area individuata per ospitare l’evento è il distretto di Chatuchak, ubicato nella capitale Bangkok. Una mossa volta a favorire la crescita del Paese e lo sviluppo del turismo con un evento di portata Mondiale.
Lo stesso Yodmani, interrogato sull’argomento, ha dichiarato: “La cosa importante è che dobbiamo capire la comunità e le persone della zona che saranno interessate dalla gara. Siamo tutti d’accordo che ospitare un evento di F1 dovrebbe avvantaggiare tutte le parti interessate, in particolare le persone che vivono nella zona”.
Sulla questione è intervenuto anche l’idolo locale, Alexander Albon. Il pilota della Williams ha dichiarato: “Sto cercando di tenermi informato sulla situazione parlando con Domenicali. E’ molto emozionante, non solo per me, ma per tutta la Formula 1. La Thailandia è un paese fantastico e sono sicuro che le persone che ci sono state lo confermeranno. Mi piacerebbe molto mostrare ai miei colleghi, un giorno, la cultura la nostra cultura, il cibo e così via. Sarà interessante con il caldo, è un aspetto che potrebbe renderla una Singapore 2.0. Ma ancora di più per questo. Da parte mia, sto facendo tutto il possibile per far sì che ciò accada. Ma vediamo”.