Dopo anni di attesa, tra i consigli di Pierre Gasly e Sergio Perez, Yuki Tsunoda si prepara all’esordio con Red Bull a Suzuka cercando di fare i conti con una RB21 che sembra parlare esclusivamente la lingua di Max Verstappen.
A Suzuka, tutto è ormai pronto ad accogliere il pilota di casa Yuki Tsunoda nelle vesti di pilota Red Bull. Risale alla scorsa settimana, infatti, uno dei primi annunci dell’anno che ha scosso il paddock, quello riguardante lo scambio di sedile tra il pilota giapponese e Liam Lawson, confermando le indiscrezioni sulla promozione di Tsunoda e la conseguente retrocessione in Racing Bulls per il neozelandese.
Non sono mancate le critiche alla gestione della squadra di Milton Keyens, tra le quali anche quella dell’ex pilota Giedo van der Garde che ha definito la scelta di Christian Horner come “più un atto di bullismo che una valutazione oggettiva“. Tuttavia, questo è: Yuki Tsunoda debutterà con Red Bull durante il Gran Premio del Giappone, a casa sua.
Un obiettivo raggiunto dopo anni di pazienza e che adesso, sul tracciato di Suzuka all’ombra dei fiori di ciliegio, potrà finalmente concretizzarsi per il numero 22, il quale cercherà di fare il possibile per conquistare il primo podio della sua carriera sotto allo sguardo fiero dei suoi connazionali.

Durante la conferenza stampa che inaugura il weekend, Yuki Tsunoda ha raccontato di come avrebbe ricevuto la chiamata dal team principal di Red Bull, senza scendere troppo nei dettagli: “La prima chiamata l’ho ricevuta da Christian Horner dopo la Cina, dicendomi di prepararmi perché le cose sarebbero potute cambiare un po’. Questo è successo tra lunedì e martedì. Ero nel Regno Unito per prepararmi a Suzuka – era già pianificato“.
“Ho fatto una sessione al simulatore con Red Bull Racing, in quel momento solo per precauzione. Dopo due o tre giorni nel Regno Unito, me l’ha confermato di persona. Quindi questo è stato più o meno il percorso. Non posso dire esattamente quando, ma questa è stata la sequenza degli eventi“.
“Ho ricevuto un messaggio da Pierre (Gasly, ndr)” – ha continuato il nuovo pilota Red Bull – “Voleva parlarmi della sua esperienza in Red Bull, di cosa avrebbe dovuto fare diversamente e voleva condividere alcune idee che potrebbero essermi utili nelle prossime gare con Red Bull. È stato molto gentile da parte sua e i suoi consigli sono stati davvero utili. Ho ricevuto supporto anche da Checo. Tutti i piloti della famiglia Red Bull mi hanno mandato messaggi di incoraggiamento. Pierre e Checo sono stati particolarmente di supporto e lo apprezzo molto. Sono piloti che rispetto tanto, quindi sono molto felice“.
Parlando, invece, del suo nuovo compagno di squadra e delle difficoltà che sembrano colpire il secondo sedile di Red Bull, Tsunoda ha ammesso di non aspettarsi alcun genere di supporto da parte di Max Verstappen dichiarando come l’obiettivo sarà quello di entrare in sintonia con la RB21 a partire dall’analisi dei dati e allo studio dello stile di guida dell’olandese, un lavoro da svolgere insieme al suo team di ingegneri.
“Finora sono stati molto disponibili. Il mio ingegnere mi ha già dato alcune indicazioni su quali caratteristiche rendano la macchina difficile da guidare e da dove derivi la mancanza di fiducia. Quelle informazioni sono già ben fissate nella mia testa e tutto è abbastanza chiaro. Quindi vedremo come andrà dopo la FP1” ha concluso Tsunoda.
Il cronometro che segnerà il via prima sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone, dunque, scatterà alle 04:30 (ora italiana) di domani, venerdì 04 aprile, segnando l’inizio di una nuova parte del campionato di Formula 1 di quest’anno.
Foto: Oracle Red Bull Racing, FIA.