Max Verstappen ha difeso Liam Lawson, e forse anche i suoi predecessori, rispondendo alle domande dei giornalisti a Suzuka.
La Red Bull si presenta a Suzuka con una nuova livrea (ad hoc) ed una nuova coppia di piloti visto che al fianco di Max Verstappen ci sarà l’idolo locale, Yuki Tsunoda. Retrocessione immediata per Liam Lawson che ha pagato a caro prezzo le prime due uscite in cui non è mai riuscito ad essere competitivo: una decisione controversa da parte della Red Bull che ha visto schierarsi gli addetti ai lavori e gli stessi piloti, tra cui lo stesso Max Verstappen.

Il quattro volte campione del mondo, nel corso del classico appuntamento con la stampa, ha spiegato il suo “like” ad un post in cui veniva difeso Liam Lawson e criticata la scelta della Red Bull. Queste le parole di Max: “Ho messo mi piace al messaggio, quindi penso che il mio gesto parli da sé, giusto? Non è stato certo un errore. La mia reazione è stata condivisa con il team in generale, non solo riguardo al cambio tra Tsunoda e Lawson, ma su tutta la situazione. Ne abbiamo già discusso durante l’ultimo weekend di gara e di nuovo una volta rientrati in fabbrica.
D’accordo con la decisione della squadra? Non sempre è necessario condividere tutto pubblicamente. Il nostro problema principale, al momento, è che la RB21 non è ancora al livello di prestazioni attese. Tutti sanno che io e il team siamo concentrati su questo. Più velocemente riusciamo a rendere la macchina competitiva e più facile da guidare, prima anche la seconda vettura potrà beneficiare dei miglioramenti. È un processo naturale”.
Verstappen ha, poi, aggiunto: “Liam ha disputato circa 11 gare prima del 2025, ma in momenti diversi. Per un esordiente, l’inizio della stagione è sempre complicato: molte piste sono sconosciute, e in alcuni casi ci si trova a dover affrontare un weekend Sprint, il che rende tutto ancora più difficile. La macchina è piuttosto nervosa e instabile nelle varie fasi delle curve. Credo sia dovuto a una combinazione di fattori: velocità in curva, tipo di asfalto, gomme, surriscaldamento, bump e cordoli. Alcuni circuiti ci penalizzano più di altri, e mentre alcuni problemi sono facili da risolvere, altri richiedono più lavoro. Stiamo facendo il massimo per migliorare le prestazioni”.
E infine: “Non credo, però, che ottimizzare il pacchetto attuale ed estrarre il massimo potenziale sia sufficiente per lottare per la vittoria. Continueremo a lavorare e a sviluppare la macchina nel corso della stagione, ma è difficile dire se sarà abbastanza per battere le McLaren. Anche gli altri continueranno a migliorare”.