Max Verstappen a Suzuka batte ogni limite: pole e record della pista per lui

di Nicola Lamberti

Delle imprese di Max ne parliamo da anni, ma quella di oggi lo pone ancora una volta nell’Olimpo del motorsport: Verstappen a Suzuka ha compiuto un impresa mostruosa

Ormai le conquiste in pista di Max Verstappen non fanno neanche più notizia, ma quella di oggi ha dell’incredibile. In un weekend in cui la sua stessa RB21 gli stava dando del filo da torcere, a causa di un sottosterzo inusuale e che ha messo in crisi l’olandese nelle sessioni di libere, lui è riuscito a tirare fuori dal cilindro una magia: pole davanti alle due McLaren, che non riescono a massimizzare il potenziale della propria vettura dopo una sessione parecchio caotica.

L’olandese volante segna un’altra prestazione che rimarrà nella storia della F1ù

Primo posto in un weekend in cui anche il suo compagno di squadra sembrava trovarsi più a suo agio rispetto al normale, con Yuki Tsunoda che era quasi riuscito ad infastidire il quattro volte campione del Mondo durante le libere.

Entrati in qualifica, però, la storia cambia: il debuttante a bordo della Red Bull conclude 15esimo, un risultato che si dimostra addirittura discreto rispetto alle difficoltà di Lawson delle prime due gare. Mentre Max, entrato nel Q3, tira fuori gli artigli che lo contraddistinguono da tutta la sua carriera: pole e record della pista, di fronte a Norris e Piastri, con una macchina inferiore.

Red Bull decima forza? Non per Max

Se nei giorni scorsi era uscita una conferma del fatto che, secondo più fonti, Red Bull fosse decima forza senza Max Verstappen, oggi l’olandese ha confermato una volta di più che è lui ad avere il timone della scuderia. La RB21 è sicuramente una vettura con un potenziale elevatissimo, che però solo Max Verstappen riesce a sbloccare. Una volta sprigionato, allora la monoposto di Milton Keynes può comunque definirsi competitiva.

Competitiva, sì, ma non quanto le due frecce arancioni della McLaren. Nonostante ciò, Verstappen è riuscito ancora una volta a mettersi davanti a tutti in quella che è la pole position numero 41 della sua carriera. Un giro senza senso, come definito da Lambiase e Horner nel team radio appena dopo aver superato il traguardo.

I due erano senza parole e lo stesso Verstappen, quest’oggi, si è lasciato andare all’emozione.

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La Red Bull tinta di bianco in onore al Giappone

Queste le parole di Max al termine della qualifica: “Abbiamo provato di tutto per ottenere il miglior bilanciamento possibile, ma non è stato semplice. In ogni sessione abbiamo fatto dei piccoli miglioramenti e abbiamo fatto la differenza. Poi nell’ultimo giro io ho spinto a tutta per superare il limite e qui è incredibilmente appagante. Il nuovo giro record? Questa pista è speciale. Il primo settore è incredibile da fare. Il nuovo asfalto ti da ancora più grip. Domani però sarà una sfida. Fare la pole è un grande momento, ma per la gara vedremo. Potrebbe anche piovere, noi faremo del nostro meglio”.

Una qualifica da campione

Quella di oggi è l’ennesima dimostrazione del pilota che è diventato Max Verstappen con il passare degli anni: solido, maturo ed estremamente veloce. La prestazione di oggi, come ricordato da Roberto Chinchero in telecronaca, è assimilabile a quella di Hamilton a Singapore nel 2018, ma non solo: lo stesso Verstappen a Monaco nel 2023 aveva concluso un’impresa simile. Nella terra del grande Ayrton Senna, che tanto ha sempre apprezzato “l’ottovolante” di Suzuka, Verstappen ha portato a casa una prestazione da Olimpo del motorsport.

Domani alle 7.00 la gara: sì, perché l’impresa di Max, chiaramente, non gli ha fruttato alcun punto. Nella giornata di domani le due McLaren dietro di lui saranno più agguerrite che mai per mettere un freno a quello che è il dominio di Max Verstappen nella Formula 1 moderna.

Foto: Oracle Red Bull Racing

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