Shock in casa Williams: arrivano 20.000 euro di multa a Carlos Sainz… ed il motivo fa sorridere!
Non è un avvio di stagione semplice quello di Carlos Sainz: il pilota spagnolo, approdato in Williams con grandi aspettative, si trova a dover fare i conti con un rendimento finora deludente e un confronto interno sempre più netto con Alexander Albon.

Dopo tre Gran Premi e una Sprint Race, Sainz ha raccolto un solo punto, mentre il compagno di squadra ha impressionato per solidità e velocità, al punto da riportare la scuderia di Grove a punti consecutivamente in tutte le prime tre gare d’esordio: un risultato che non si vedeva dal 2017 e che testimonia il buon lavoro del team, ma che accende inevitabilmente i riflettori sulle difficoltà dello spagnolo.
Anche il weekend di Suzuka ha confermato il trend negativo: Sainz ha concluso fuori dalla zona punti (P14), complice anche una penalità in griglia di tre posizioni per aver ostacolato Lewis Hamilton in qualifica. Un episodio che ha condizionato la sua gara, già di per sé complicata.
Sainz, tutto vero: multato per essere andato in bagno
A peggiorare ulteriormente il bilancio è arrivata una sanzione da parte della FIA: 20.000 euro di multa per non essersi presentato puntualmente alla cerimonia dell’inno nazionale prima del via del Gran Premio.
Una violazione regolamentare che avrebbe potuto costargli fino a 60.000 euro, ma la Federazione ha tenuto conto di un’attenuante importante: reali problemi fisici legati a un malessere intestinale, che lo hanno costretto a uno stop d’emergenza poco prima della partenza.

Una serie di episodi sfortunati, unita a prestazioni ancora non all’altezza, che rende questo inizio di stagione particolarmente complesso per Sainz: la pausa in vista del Bahrain potrebbe rappresentare un momento chiave per molti, in particolare proprio per il 55, per ritrovare fiducia e ritmo.
La Williams ha mostrato segnali di crescita: ora tocca al pilota spagnolo dimostrare di poter essere parte integrante di questo processo: ricordandosi che, in Formula 1, si è sempre sottoposti alla dura legge del “as good as the last race”.
Foto: Williams Racing