Alex Marquez, attuale leader del mondiale, si è raccontato in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”: ecco cosa ha detto
Due settimane fa ci eravamo salutati con il Gran Premio delle Americhe, che dopo le qualifiche del sabato sembrava destinato a seguire lo stesso copione dei due round precedenti. E invece, la gara della domenica ha stravolto le aspettative, regalando risultati tutt’altro che scontati.

Il colpo di scena più clamoroso è stato senza dubbio il ritiro di Marc Marquez, soprattutto considerando il dominio che stava imponendo ad Austin. Ma è bastato un cordolo per cambiare tutto: fuori Marquez, e via libera a Pecco Bagnaia, che ha colto l’occasione per conquistare la sua prima vittoria stagionale.
Chi invece continua a brillare per costanza è Alex Marquez, che anche ad Austin ha centrato un doppio secondo posto: sabato nella Sprint e domenica in gara. Una regolarità premiata — complice anche la caduta del fratello Marc — con il sorpasso in classifica. Per la prima volta, forse, Alex si ritrova davanti: il numero 73 lascia il Texas da leader del Mondiale, seppur con un solo punto di margine.
In una recente intervista al “Corriere della Sera”, il pilota spagnolo ha parlato del rapporto e della “rivalità” con Marc, dei suoi genitori e del mondiale: ecco cosa ha raccontato.

“Arrivare al comando della MotoGP è difficilissimo, ma restarci lo è ancora di più. E siamo solo all’inizio, con tanto lavoro davanti a noi” — ha dichiarato il pilota del team Gresini. Alex Marquez ha poi raccontato il retroscena con il fratello dopo la gara: “Marc era furioso per la caduta in Texas, ma è stato il primo a congratularsi per la mia leadership in classifica. Ce l’abbiamo presa a ridere, con qualche battuta tra fratelli, come sempre.”
Con la classifica che li vede ora separati da un solo punto, in molti si chiedono se tra i fratelli Marquez possa esplodere una vera e propria guerra psicologica. Ma Alex ha subito chiarito, con un sorriso: “In realtà con mio fratello la guerra psicologica è cominciata appena sono nato.”
Una rivalità che affonda le radici nell’infanzia, dove tutto era motivo di sfida. E a quanto pare, nulla è cambiato: “Quando usciamo in bici per allenarci, alla sera si fanno i conti: nessuno vuole arrivare secondo. Tra fratelli c’è sempre rivalità, ma è una rivalità sana, bella.”
Ma com’è stato per Alex affrontare il periodo più buio della carriera di Marc? Lo racconta con grande sincerità: “Non è stato facile. Lui è sempre stato il mio riferimento. Qualunque dubbio avessi, di qualunque cosa avessi bisogno, mi rivolgevo a lui.”
Un legame forte, che però si è trasformato in un peso nei momenti difficili: “Nei circuiti stavo da solo, e a casa il clima non era granché. La situazione ha influito anche sul mio rendimento, perché non potevo dimenticare ciò che stava passando. I suoi problemi me li portavo in pista. Li avevo sempre in testa.”
Avere un figlio nel motorsport non è mai semplice. Averne due, poi, che si sfidano ad altissimo livello, è un’emozione che solo pochi genitori possono capire davvero. Qualche anno fa, in un’intervista toccante, Roser Alentà — madre di Marc e Alex — raccontò di aver chiesto ai figli una sola cosa: in caso di caduta, alzare una mano per rassicurarla davanti alla TV, farle capire che stavano bene.
Oggi quel gesto, diventato un rituale familiare, racconta ancora molto dell’intensità con cui mamma Roser e papà Julià vivono questo vero e proprio derby di famiglia. Orgoglio, ansia, commozione: le emozioni si moltiplicano, perché ogni risultato è doppio. E adesso, con Alex davanti a Marc in classifica, l’equilibrio emotivo si fa ancora più delicato. Ma una cosa è certa: il tifo, in casa Marquez, è equamente diviso — col cuore che batte sempre per entrambi.
“Papà è contento e rilassato. Era molto nervoso quando le cose non giravano. Vedere un figlio che soffre, che non riesce a esprimersi, lo metteva in crisi. Ora vederci entrambi al meglio lo rende felice. La mamma piange, a ogni gara e ci sommerge di raccomandazioni. A Marc dice persino di lasciarmi vincere, qualche volta, perché secondo lei me lo merito.”
E Alex, crede davvero di poter battere Marc? La risposta è lucida e diretta: “Se voglio puntare al titolo, devo farlo.” Con la consapevolezza crescente, Alex sa di avere carte da giocare: “Marc sostiene che in alcuni circuiti — almeno due o tre — sono più forte di lui. Quindi cercherò di batterlo almeno quattro volte…”
Ma, come sempre, mette al centro il lavoro collettivo: “Le vittorie, se arriveranno, saranno comunque una conseguenza del lavoro di squadra. La Gresini è cresciuta tanto ed è molto più organizzata.”
Foto: Alex Marquez