Il manager austriaco ha voluto sottolineare l’impatto positivo del francese in Formula 1. Sarà lui il futuro della Red Bull?
Isack Hadjar ha concluso il Gran Premio di Jeddah in decima posizione, secondo piazzamento in top ten della sua carriera in Formula 1. Il giovane rookie francese è stato protagonista di una gara molto solida, con una buona partenza con gomme Hard e un ottimo secondo stint con gomme Medium, che lo ha portato immediatamente alle spalle delle due Williams, partite però nettamente più avanti.
Le ottime prestazioni di Hadjar, sia in qualifica sia in gara, hanno catturato le attenzioni di numerosi addetti ai lavori. E pensare che la carriera in Formula 1 del giovane pilota francese era iniziata con un clamoroso testacoda nel corso del giro di formazione a Melbourne, con annesse lacrime non appena tornato nel paddock.
Proprio questa reazione era stata criticata dal dirigente della Red Bull Helmut Marko, che la aveva definita come “imbarazzante”.

Helmut Marko elogia Isack Hadjar: le parole del manager della Red Bull
Nonostante quindi l’inizio in salita, Hadjar è riuscito a riconquistare la fiducia soprattutto del dirigente austriaco, che, secondo quanto riportato dalla testata tedesca Sportweek, lo ha addirittura elogiato dopo l’ottima prestazione a Jeddah:
“Hadjar è, dal mio punto di vista, la rivelazione di questa prima fase del campionato. Il giovane parigino non conosceva la maggior parte delle piste, ma è stato sempre subito veloce e ha commesso pochi errori, fatta eccezione per la sbavatura in Australia.”
“Isack riesce in qualcosa che mette in difficoltà molti debuttanti in Formula 1 – gira costantemente su buoni tempi in gara, gestendo benissimo le gomme. E lo fa con notevole serenità”, ha concluso Marko, mettendo in risalto soprattutto la sua gestione della gara.
Il manager austriaco ha elogiato anche il nuovo compagno di squadra di Max Verstappen, Yuki Tsunoda, dopo che in Bahrain la Red Bull è riuscita a portare in zona punti entrambe le vetture per la prima volta dal Gran Premio di Las Vegas 2024: “Dopo i suoi primi tre weekend con Red Bull, la velocità c’è, così come l’approccio.”
“Quando però si fa sul serio in qualifica, perde tempo rispetto a Max, ma il divario rientra normalmente nei due o tre decimi. Tsunoda sta seguendo la sua strada.”
“Un incidente come quello con Gasly al primo giro del GP d’Arabia Saudita può succedere, secondo i nostri calcoli avrebbe potuto chiudere sesto. Ed è un enorme passo avanti, visto che in passato la nostra seconda macchina raramente si avvicinava alla top ten”, ha concluso Marko.
FOTO: Isack Hadjar, Yuki Tsunoda, Oracle Red Bull Racing.