L’inglese, direttore della GPDA, ha commentato nella conferenza stampa di ieri le parole del Presidente della FIA riguardo al “linguaggio inappropriato”
George Russell non le ha di certo mandate a dire. Il pilota inglese ha mostrato, infatti, un certo scetticismo nei confronti della possibilità di un passo indietro della FIA sulla decisione di punire il “linguaggio inappropriato” nei team radio e nelle conferenze in sala stampa, argomento che ha creato non pochi attriti tra i piloti e la Federazione.

In particolare, a far discutere sono le recenti dichiarazioni di Mohammed Ben Sulayem sulle possibili modifiche all’Appendice B del regolamento sportivo della FIA, che già dalla scorsa stagione ha portato a diversi provvedimenti disciplinari nei confronti di alcuni piloti per le “parolacce” utilizzate.
Le parole del Presidente della FIA, diffuse negli scorsi giorni tramite un post su Instagram, sembrano aver aperto a un cambiamento del codice etico: “A seguito dei costruttivi feedback che abbiamo raccolto dai piloti nei sette Campionati Mondiali della FIA, sto considerando dei miglioramenti all’Appendice B. Da ex-pilota di Rally, comprendo meglio della maggior parte delle persone le esigenze che i piloti devono sostenere.”
Ben Sulayem sembra tuttavia voler mantenere la linea intrapresa già dallo scorso anno, ha infatti aggiunto: “L’Appendice B è una parte centrale del Regolamento Sportivo Internazionale, ed è fondamentale per aiutare a mantenere lo sport accessibile a tutti.”

La reazione di George Russell in conferenza stampa
Interrogato sulla questione nel corso della conferenza stampa del giovedì di Miami, il pilota della Mercedes si è mostrato diffidente davanti a un possibile cambio di passo da parte della Federazione: “Chiaramente vogliamo dei cambiamenti, e una volta che saranno apportati, daremo la nostra opinione. Tuttavia, al momento si stanno prendendo in considerazione. Perciò, le parole non significano niente finché non ci sarà una svolta“.
L’inglese ha aggiunto: “Sarebbe fantastico se ci fossero dei cambiamenti, se i piloti fossero quantomeno ascoltati (…) e si applicasse un po’ di buon senso quando si giunge a delle decisioni. Le commenteremo quando saranno prese definitivamente, piuttosto che essere prese in considerazione.”
Infine, Russell non ha nascosto un certo disappunto per come si sta affrontando la situazione: “Siamo qui per creare il miglior spettacolo possibile per i fan, per avere le macchine più veloci e le più sicure, mettendo in campo ingegneria all’avanguardia e le tecnologie più avanzate, eppure continuiamo a parlare di multe e parolacce.“
Una linea, quella del pilota della Mercedes, che rispecchia le già note perplessità dei piloti nei confronti della gestione disciplinare della Federazione, soprattutto sulla controversa questione del codice etico, che continua a far discutere.
Foto: Formula 1, Mercedes AMG Petronas F1 Team, profilo X di Mohammed Ben Sulayem