La prima gara del fine settimana della F1 Academy a Miami termina con la vittoria di Doriane Pin. Alisha Palmowski e Chloe Chambers affiancano la pilota francese sul podio.
Torna l’azione in pista con la F1 Academy a Miami – Al termine della Sprint Race di Formula 1 dove a trionfare è stato Lando Norris, il Miami International Autodrome è diventato lo sfondo della prima gara del weekend per il campionato femminile diretto dall’ex pilota Susie Wolff.
Doriane Pin festeggia il suo secondo successo stagionale in quel della Magic City, dominando una gara caratterizzata da due safety car. Alle spalle della pilota francese, si trovano le due pilote supportate dall’Academy di Red Bull portando anche un doppio podio in casa Campos Racing. Partita dalla decima posizione, Maya Weug è riuscita a rimontare fino alla quarta posizione, davanti a Nina Gademan, Aurelia Nobels, Tina Hausmann e Rafaela Ferreira, le quali completano la zona punti.

La cronaca della Sprint Race di F1 Academy a Jeddah
Emma Felbermayr è stata chiamata al riscatto dopo l’occasione persa in Arabia Saudita quando, partita davanti a tutti, la pilota supportata da Sauber aveva tagliato il traguardo in nona posizione. Alla partenza della Sprint Race a Miami – ritardata di circa venti minuti rispetto alla tabella di marcia a causa del meteo avverso – l’austriaca è riuscita bene a tenere dietro Rafaela Ferreira, la quale però viene subito centrata da Ella Lloyd che, perdendo il punto di staccata, colpisce in pieno la pilota della Racing Bulls.
Approfittando della situazione, Maya Weug guadagna la posizione sulla brasiliana, senza però riuscire a finalizzare il sorpasso. Nel momento in cui Doriane Pin – partita sesta – stava per attaccare Felbermayr avvicinandosi alla leadership della corsa, è entrata in pista la Safety Car per rimuovere la monoposto della pilota supportata da McLaren.
Alla ripresa della gara, la pilota brasiliana viene superata anche da Tina Hausmann e da Nina Gademan; Rafaela Ferreira – dopo essere partita in seconda posizione – si è ritrovata così in nona posizione. Nel frattempo, davanti a tutti, si lotta una battaglia da trattenere il fiato tra la pilota Sauber e la pilota Mercedes, con un’ottima difesa della prima sulla seconda, mantenendo la leadership. Nelle retrovie, Alisha Palmowski riesce a superare la compagna di squadra, Chloe Chambers, per la quarta posizione.
Sul fronte, però, l’austriaca non ha potuto più difendersi scalando alle spalle di Doriane Pin, Aurelia Nobels e Alisha Palmowski. Ne ha approfittato anche Chloe Chambers, la quale è andata ruota a ruota con Felbermayr per conquistare il quarto posto e ci è riuscita. Stessa cosa ha fatto Maya Weug; la pilota di Rodin Motorsport sembrerebbe avere un problema sulla parte anteriore della sua vettura; per lei, anche bandiera bianca e nera prima, e bandiera nera e arancione dopo.
Nel giro di boa, Doriane Pin ha mantenuto il comando della gara, guidando la corsa davanti ad Alisha Palmowski ed Aurelia Nobels. Con cinque giri al termine di Gara 1, l’incidente tra Joanne Ciconte e Chloe Chong porta l’ingresso della Safety Car nuovamente in pista e il conseguente ritiro delle due pilote. Cogliendo l’occasione, Emma Felbermayr rientra ai box per consentire ai meccanici di riparare la sua monoposto e ritornare in gara in ultima posizione.
La Safety Car rientra al termine del nono giro. Maya Weug mette nel mirino Aurelia Nobels per provare a conquistare il podio, la quale riesce bene a difendersi dalla sua compagna di scuola alla Ferrari Driver Academy. L’olandese con la livrea del Cavallino Rampante sfrutta l’occasione giusta per superare la brasiliana e vincere la posizione; tuttavia, la pilota supportata da PUMA non è d’accordo e prova a riprendersi la posizione.
Doriane Pin inizia l’ultimo giro al comando della gara in difesa rispetto ad Alisha Palmowski alle sue spalle. È la francese delle Frecce d’Argento a conquistare il successo di Gara 1 della F1 Academy a Miami. Adesso, l’appuntamento è programmato alle 19:00 di domani sera per la seconda ed ultima gara del campionato femminile in Florida.
Foto: F1 Academy.