È appena uscito su Netflix il documentario ‘The Seat’, la storia che racconta il passaggio di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes
Un viaggio tra momenti difficili, famiglia e una grande dose d’emozione: The Seat, la serie appena uscita sull’approdo di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes, racconta tutto il viaggio di un pilota destinato ormai a fare la storia della Formula 1.
Sin da quel marzo 2021, alla sua prima volta su una monoposto Formula a Spielberg, Austria, Kimi ha mostrato che i grandi risultati ottenuti sui kart sarebbero stati replicati anche nelle categorie a ruote scoperte. The Seat riprende tutti gli attimi della breve carriera di Kimi: dai primi passi nel motorsport grazie a papà Marco fino alla fatidica chiamata di Toto Wolff, il quale annunciava ufficialmente il talento di Bologna come pilota ufficiale Mercedes, al centro della serie ci sono le emozioni e soprattutto la semplicità di un fenomeno che… sì, che è un ragazzo come tutti gli altri.
GUARDA ORA – THE SEAT, IL DOCUMENTARIO SU KIMI ANTONELLI
La mamma Veronica che lo chiama “Topo”, la cena di famiglia con la nonna che prepara le lasagne, le emozioni di papà Marco nel regalargli il portachiavi del nonno. E poi la pressione su Peter Bonnington, suo ingegnere di pista, destinato a dover crescere una stella, l’orgoglio di Toto nel vedere che la sua scommessa sta sempre più prendendo forma, ed è una forma meravigliosa.
Un racconto che passa attraverso a quel difficile momento a Monza 2024, con il brutto incidente alla Parabolica durante le FP1. “Ho pianto”, esordisce Kimi, “Ero imbarazzato, avrei voluto soltanto andarmene a casa. Volevo stare da solo, ho deluso la mia famiglia ed il team.”
Mamma Veronica non è da meno: “Ho pianto per un giorno e mezzo. Chiunque incontravo nel paddock mi parlava di lui, mi rassicurava e… scoppiavo a piangere.”
Assieme alla tristezza, però, c’era la fiducia mai mancata di un team meraviglioso, come mostrato da quanto detto da Bradley Lord: “So che oggi ti sei imbarazzato. Ma è bastato un giro e mezzo per farci vedere ciò che non si può insegnare. Dovresti vedere come è emozionato tutto il team: ora riposa, e domani ti annunceremo come pilota ufficiale Mercedes.”
Quaranta minuti che scorrono in un attimo, eppure bastano per entrare nella vita di un pilota unico, tanto speciale quanto autentico. Nessuno show, nessun trend, zero pose da social: Kimi ha lo sguardo pulito, una vita semplice, una famiglia che ama profondamente. Ed è un talento cristallino. Un fuoriclasse silenzioso, che con dedizione, costanza e mentalità incrollabile, ha tutto per scrivere pagine indelebili nella storia della Formula 1. Perché chi è così vero, così forte, non sbaglia. Mai.
Foto: Formula 1, Oracle Red Bull Racing
