Dalla precocità di Antonelli ai record di Piastri: scopriamo tutte le statistiche del GP di Miami
Il caldo della Florida ha acceso una fiamma che ora divampa in tutta la Formula 1: Oscar Piastri e McLaren stanno riscrivendo la storia. A Miami è arrivata la quarta vittoria stagionale e la terza consecutiva, questa volta con un distacco di 37 secondi sul resto del gruppo che ha lasciato tutti a bocca aperta. Ma il weekend non è stato solo papaya: c’è un baby Antonelli che riscrive i libri di storia, un Russell impeccabile e una Ferrari che perde colpi. Ecco tutte le statistiche del GP di Miami.

McLaren padrona della pista
Se qualcuno ancora dubitava, ora non ci sono più scuse: Oscar Piastri è il volto della nuova McLaren. Il suo trionfo a Miami è il terzo consecutivo: non accadeva dai tempi di Mika Häkkinen, tra il 1997 e il 1998.
E non è finita qui:
- Per la prima volta nella sua carriera con le monoposto, Piastri mette insieme tre vittorie di fila in qualsiasi categoria.
- Sale a 6 successi totali, staccando il compagno Lando Norris.
- Ha allungato a 32 gare consecutive a punti: quarta striscia più lunga di sempre.
- E con 34 arrivi al traguardo consecutivi, è sul podio di un’altra classifica storica, dietro solo a Max Verstappen e Lewis Hamilton.
- Diventa il 4° pilota nell’era turbo-ibrida a vincere 3 gare di fila (dopo Hamilton, Rosberg e Verstappen).
- Chi ha vinto 4 o più gare nelle prime 6, ha sempre vinto il titolo.

E ancora:
- 11 vittorie McLaren nell’era ad effetto suolo (dal 2022), una in più della Ferrari.
- È l’unico team sempre in top 10 in qualifica nel 2025.
- Scrive un pezzo di storia: prima squadra a raccogliere il massimo di punti disponibili (58 su 58) in un weekend sprint.
- Con tre successi consecutivi, torna a una serie del genere per la prima volta dal 2012.
- 37 secondi di vantaggio sul terzo classificato non si vedevano dai giorni in cui Red Bull dettava legge (Bahrain 2023).
- Un dominio così netto non si vedeva per McLaren dal GP di Monaco 2007.
Ferrari: poche luci, tante ombre
Dopo sei gare, i numeri parlano chiaro: in tre weekend su sei, la Ferrari ha raccolto meno di 10 punti: nel 2024 era successo solo due volte.

Red Bull: il re perde colpi
Max Verstappen non è abituato a weekend come questo: ha firmato la sua terza pole dell’anno, eguagliando le due McLaren messe insieme, ma…
- È la prima volta dal 2016 (Spa) che termina una gara senza punti, senza essersi ritirato.
- È anche la prima volta dal 2023 (Baku) che arriva dietro al compagno di squadra in una sprint o gara completata da entrambi.
- A confermare la maledizione di Miami: GP mai vinto da chi parte in prima fila.
- Curiosità assoluta: è il primo weekend nella storia F1 in cui quattro piloti diversi dominano le quattro sessioni competitive (Sprint Quali, Sprint, Qualifica, Gara).

Mercedes: garanzia Russell, rivelazione Antonelli
Che Russell fosse un orologio svizzero lo sapevamo.
- Ha chiuso ogni singola sessione competitiva del 2025 in top 5: nessuno come lui.
- Con 4 podi in 6 gare, ha già eguagliato il proprio bottino dell’intera stagione 2024.
E poi c’è lui, Antonelli, che gara dopo gara sta scrivendo la sua favola:
- È il pilota più giovane della storia a:
- qualificarsi in top 3 (per la gara principale),
- partire in pole (nella sprint): a 18 anni e 7 mesi, distrugge il record di Sebastian Vettel a Monza nel 2008 (21 anni e 2 mesi),
- È il primo italiano in pole dopo Giancarlo Fisichella (Spa 2009).
- La prima fila Sprint Piastri-Antonelli è la più giovane di sempre (età media di 21 anni).
- Mercedes non ha mai passato in testa nemmeno un giro a Miami: è l’unico circuito sul calendario ancora non dominato dalle Frecce d’Argento.
- Ma con la Sprint, ha ritrovato la pole dopo Monza 2021 (Valtteri Bottas).

Aston Martin: la Sprint sorride a Stroll
Lance Stroll torna alla ribalta:
- Con il suo quinto posto riporta l’Aston Martin a punti in una Sprint per la prima volta da Qatar 2023.
- E soprattutto: ha segnato tutti i punti del team finora nel 2025.
Williams sorprende ancora
Segnali positivi da Grove:
- Due top 5 in una stagione: non accadeva dal 2016.
- Per Albon, questo è già il terzo miglior anno in carriera.

E un dato curioso per i fan storici: i rookie del 2019 (Albon, Norris, Russell) hanno chiuso una gara in top 5 per la prima volta insieme.
In casa Alpine, Doohan ha battuto Gasly in qualifica per la prima volta.
E per chi ama i box: Sauber ha fatto il pit stop più veloce del weekend – primo team diverso dalla Ferrari a farcela quest’anno.
Infine, con questa gara gli Stati Uniti salgono a 80 GP disputati: superano Regno Unito e Germania (79), restando dietro solo all’Italia (107).

E ora?
Con Piastri sempre più leader, McLaren dominante come non mai e giovani come Antonelli già protagonisti assoluti, questa stagione ha tutto per essere memorabile. E se questo è solo l’inizio… allacciamoci le cinture.
Foto: Formula 1