Dopo le numerosissime polemiche e gli scherzi dei piloti su un provvedimento sicuramente particolare, la FIA ha cambiato i regolamenti sulle “parolacce”
Dire “vaff*nculo” in conferenza stampa, che tu abbia 18 anni come Kimi Antonelli o 42 come Fernando Alonso, comporta da qualche anno una multa in Formula 1. E no, non è uno scherzo: i piloti, a causa di una norma della FIA, non possono più dire parolacce.

Dal Gran Premio di Imola, però, la norma diventerà fortunatamente più “di manica larga”: rimangono le sanzioni, ma saranno alleggerite.
FIA, nuove regole sulle parolacce: cosa cambierà
La Federazione ha apportato modifiche all’appendice B del Codice Sportivo, relativo all’argomento “bad words”:
1.La sanzione base massima è stata dimezzata, passando da 10.000 a 5.000 euro. Tuttavia, nei Campionati del Mondo FIA – dove erano previste multe in caso di recidiva – le riduzioni potranno essere ancora più consistenti.
2.I commissari potranno sospendere una sanzione per alcune infrazioni, a condizione che si tratti della prima violazione commessa da parte del pilota o del team.
3.Con l’aggiornamento dell’Appendice B, i commissari potranno distinguere tra ambienti controllati e non controllati, valutando in modo più equo il linguaggio utilizzato nei vari contesti.
4. Gli ambienti controllati comprendono situazioni come le conferenze stampa ufficiali, mentre quelli non controllati si riferiscono a dichiarazioni spontanee rilasciate in pista o durante eventi come il rally.
5. Le circostanze attenuanti continueranno a essere considerate, con l’introduzione di nuove linee guida volte a garantire maggiore coerenza ed equità nelle decisioni.
6.Gli abusi verso i funzionari FIA non saranno più puniti con semplici multe, ma comporteranno sanzioni sportive, allineando così il motorsport agli standard delle principali organizzazioni sportive mondiali.
7.Infine, commenti razzisti o discriminatori saranno ancora trattati con massima severità, come previsto dai regolamenti.
Foto: Formula 1